Firenze, 1 dicembre 2011- E alla fine l’acqua è arrivata, al momento giusto, nella giusta quantità e senza disturbare troppo gli olivicoltori nella raccolta. Mentre il 2011 si ricorderà, da un punto di vista climatico, come un’annata strana, il prodotto che ha generato invece sarà ricordato dai palati dei consumatori come un grande Olio. La DOP Chianti Classico appena nata sta già regalando grandi soddisfazioni, dal produttore al consumatore, e quel minimo calo quantitativo nella produzione è un sacrificio da scontare più che accettabile se si guarda a una qualità che anche quest’anno si attesta su ottimi livelli. I mesi che hanno preceduto la nascita della nuova DOP hanno vissuto momenti alterni: la crescita dei frutti è avvenuta regolarmente fino alla fine dell’estate e niente era mancato alle nostre piante per soddisfare le loro esigenze.
Le alte temperature registrate durante i giorni della fioritura nella prima parte di giugno hanno selezionato i frutti migliori che sono stati in grado di portare a termine la prima fase del processo produttivo senza difficoltà. Poi il grande caldo del mese di agosto e soprattutto la mancanza di acqua hanno rallentato molto il processo di maturazione delle olive che alla fine di ottobre apparivano ancora non pronte. Finalmente, ai primi di novembre, è tornata la pioggia e le olive hanno potuto ritrovare quel livello di idratazione sufficiente a produrre oli di gran livello. Fortunatamente le piogge si sono concentrate in pochi giorni dando modo agli olivicoltori di continuare a raccogliere i frutti in belle giornate, soleggiate ed anche con temperature sufficientemente basse da garantire quello stato vegetativo di piante “ferme”, quel necessario assopimento dell’olivo che al momento della raccolta è indispensabile per avere oli con caratteristiche in grado di sopportare anche oltre un anno di invecchiamento. Il risultato è una DOP del Chianti Classico 2011 che ritrova quei sentori tipici del territorio: fruttato marcato, erbe fresche, carciofo, piccante lungo ed intenso.
L’intera annata è stata seguita con attenzione anche quest’anno dal personale del Consorzio Olio DOP Chianti Classico, impegnato in un costante servizio di assistenza verso i propri soci nelle diverse fasi della filiera che si conclude con la verifica finale delle qualità ottenute nelle produzioni, attraverso il pre-assaggio di tecnici specializzati che aiutano le aziende a selezionare le partite di olio migliori, rispondenti al disciplinare di produzione, e che quindi possono andare in certificazione per ottenere l’idoneità alla DOP Chianti Classico. Adesso non resta che assaggiare il nuovo raccolto della DOP Chianti Classico… Imbottigliato (con vetro rigorosamente scuro) o in lattina, il Gallo Nero in versione verde è pronto per accompagnare i piatti della tradizione toscana ma non solo