L’assemblea dei nove comuni soci dell'Ataf che avrebbe dovuto approvare il nuovo piano industriale con la privatizzazione dell'azienda di trasporto pubblico locale è stata cancellata. "Per la seconda volta si rinvia mettendo a nudo difficoltà e contrapposizioni politiche e di indirizzo tra i vari azionisti. I lavoratori contro privatizzazione dell’ATAF e per l’approvazione di un piano industriale che tenga insieme un piano dei trasporti pubblici su scala regionale e chiedono un incontro al Prefetto.
Rifondazione Comunista ritiene grave e irresponsabile il comportamento dell’azionista di maggioranza Comune di Firenze che alzando il prezzo rischia di cancellare il diritto alla mobilità dei cittadini e mettere sul lastrico le famiglie dei lavoratori coinvolti" così i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. "Tutto ciò è avvenuto ignorando quanto proposto dalle OO.SS. e RSU e sostenuto a più riprese anche nelle sedi Istituzionali a difesa della qualità del TPL, della sua ricaduta sociale e sul versante occupazionale.
Dopo la decisione di proclamare lo sciopero già presa dall'assemblea dei lavoratori di Ataf, che sarà possibile lo sciopero il 2 o 3 dicembre, la scorsa settimana e in attesa della consegna alle Organizzazioni Sindacali del Piano Industriale, quel Piano che i Sindaci soci di riferimento, non hanno approvato rinviando nuovamente l’assemblea è possibile un ulteriore rinvio condizionato dall’incontro già fissato ( il 22 novembre 2011) fra il Presidente di Ataf e Sindacati di riferimento con il Prefetto della Provincia di Firenze per promuovere delle procedure di raffreddamento del conflitto. La strategia dell’azionista di maggioranza (Comune di Firenze) prevede la vendita del 40 per cento di Gest (la società che gestisce la tramvia) e del cento per cento di Ataf prima della partecipazione alla gara.
Procedura che consentirebbe a Ratp di esercitare un diritto di prelazione sull'acquisto di Ataf. Rifondazione Comunista ritiene grave e irresponsabile il comportamento dell’azionista di maggioranza Comune di Firenze che alzando il prezzo del rimborso chilometrico, rischia di cancellare il diritto alla mobilità dei cittadini e mettere sul lastrico le famiglie dei lavoratori coinvolti". I Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista "nell’esprimere il loro sostegno alle iniziative prese dai lavoratori e dalle rappresentanze sindacali di Ataf, condividendo in pieno le perplessità e le critiche e la contrarietà riguardo all’annunciata privatizzazione e vendita del 40% delle azioni di Ataf, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire se la provincia di Firenze sia dei contenuti delle suddette procedure di vendita , l’esito dell’incontro con il Prefetto di Firenze sulle materie oggetto di conflitto sindacale.
Se risulta vero che non ci sia stata nessuna deliberazione dell'Assemblea dei Soci di Ataf e dei Comuni soci, Se l’Amministrazione Provinciale è stata coinvolta nelle attuali controversie, per quanto di sua competenza, dalle organizzazioni sindacali. Quale è l’orientamento e la posizione della Provincia in questa vicenda e se non ritiene di attivare procedure di raffreddamento della vertenza sindacale affinché siano rispettati i diritti dei lavoratori nel rispetto delle regole a garanzia del servizio di trasporto pubblico locale"