"Apprendiamo che anche dopo l'incontro tra Regione, Provincia di Firenze ed i Comuni del lotto metropolitano fiorentino non hanno firmato la convenzione per il passaggio alla Regione Toscana delle deleghe sul TPL - dichiarano il Segretario CGIL Firenze Massimiliano Bianchi ed il Segretario Generale FILT CGIL Firenze Alessandro Carmignani -. Non staremo a guardare. Questa situazione si protrae ormai da troppi mesi e sta ingessando tutto il processo di discussione concreta sul senso della riforma regionale e sulle conseguenze che questo processo deve avere sull'intero sistema del trasporto pubblico in Toscana.
Noi chiediamo ormai da troppo tempo di poter discutere nel merito delle questioni inerenti al lavoro ma il continuo balletto del Comune di Firenze che prima richiede un contributo maggiore a km poi, ieri, nell'incontro aggiunge che serve uno sforzo comune per sostenere economicamente i cantieri della tramvia....ci lascia veramente perplessi e ci chiediamo quale sarà la prossima richiesta per far saltare il banco. Noi non siamo più disponibili ad aspettare i tentennamenti dell'amministrazione fiorentina, vogliamo sapere se davvero il Sindaco crede fino in fondo al processo di riforma regionale e se è disponibile a fare una battaglia perchè si realizzi compiutamente il processo aggregativo delle aziende del TPL.
L'unico aspetto che risalta chiaramente in questa discussione è la privatizzazione di ATAF e delle quote che ATAF detiene di GEST. Ci domandiamo perchè si voglia vendere le quote di un sistema, quello tranviario, che sarà il futuro del trasporto pubblico in città e non solo. Ci domandiamo perchè voler chiudere un'azienda municipalizzata nei confini comunali. Si faccia chiarezza, smettendo di provocare con i dieci minuti degli autisti di ATAF ,si apra alla gara regionale e si chiarisca le prospettive di Gest.
Noi vogliamo partecipare attivamente a questo percorso perche' crediamo fortemente che il sistema così com'è non puo' continuare a reggere; la mancanza di risorse, la mancanza di progettualità e le resistenze degli amministratori aziendali stanno portando al disastro tutto il settore.."
