FIRENZE– La sanità toscana può disporre di un’arma in più nella lotta contro i tumori. Si chiama Cyberknife, ed è un sistema robotico particolarmente utile nel trattamento di alcune patologie oncologiche, perché consente un altissimo grado di precisione nella somministrazione della dose radioterapica. L’apparecchio, in funzione all’Istituto Fiorentino di Cura e Assistenza spa – IFCA (Villa Ulivella e Glicini), unico a possederlo in tutta la regione (e anche tra le regioni limitrofe), è stato acquisito dalla sanità pubblica, grazie a un accordo stipulato dalla Regione con l’Istituto stesso.
Accordo stipulato dopo il parere positivo espresso dall’Istituto Toscano Tumori. “In Toscana vogliamo garantire sempre di più qualità e sicurezza delle cure – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – E, a prescindere da quale sia la porta di accesso per il cittadino, vogliamo offrire a tutti l’opportunità di usufruire delle migliori tecnologie, ovunque esse siano in funzione. L’utilizzo di Cyberknife si integrerà con la Tomotherapy e la Gammaknife, di prossima installazione a Careggi.
La disponibilità di questa offerta ci consente di evitare che una quota di cittadini toscani si rivolgano fuori regione, senza peraltro le opportune garanzie di appropriatezza nelle indicazioni e di coerenza con il più ampio percorso di cura”. Secondo i dati della Regione, potranno usufruire di Cyberkinfe, con appropriatezze ed efficacia, circa 250 pazienti l’anno. Altre regioni limitrofe si sono dichiarate interessate ad aderire a questo progetto. All’Istituto Toscano Tumori il compito di monitorizzare la domanda, valutare le indicazioni e provvedere al loro periodico aggiornamento, nella logica di un utilizzo appropriato ed efficiente di questa tecnologia.
Si accederà alle prestazioni della macchina dalle radioterapie di tutta la regione, attraverso una lista unica regionale. Cos’è Cyberknife E’ un sistema robotico che con la sua introduzione ha rivoluzionato l’armamentario radioterapico, consentendo un grado di precisione molto elevato nella somministrazione della dose. E’ costituito da tre elementi fondamentali: un acceleratore miniaturizzato, montato su un braccio robotico, che emette un fascio di radiazioni estremamente focalizzato; un sistema di guida in tempo reale durante il trattamento; due sorgenti diagnostiche di raggi x centrate sul paziente e due detettori al silico amorfo, opposti ad esse, che riprendono le posizioni reciproche dei marker scheletrici e artificiali. Il Cyberknife consente di trattare molti tipi di patologie, tumorali (neoplasie encefaliche, metastasi cerebrali, meningiomi maligni, lesioni neoplastiche polmonari ed epatiche) e non (nevralgia del trigemino, epilessia, lesioni spinali, angiomi cavernosi). Lucia Zambelli