A chiarimento delle norme anti-inquinamento che riguardano le limitazioni orarie del riscaldamento, la Direzione Ambiente precisa alcuni aspetti sui quali i cittadini hanno richiesto informazioni: ovvero la differenza tra impianti singoli (che devono rispettare le otto ore) e gli impianti centalizzati (che possono utilizzare mezz'ora in più) dovuti alla cosidetta 'inerzia termica'. Come detta l’ordinanza in vigore dal febbraio scorso, tra le varie disposizioni nel periodo invernale si prevede la riduzione della temperatura degli ambienti (max.
18° per gli edifici residenziali e uffici; max. 17° per gli edifici industriali e artigianali) e la riduzione delle ore funzionamento degli impianti per un massimo di otto ore giornaliere. Ma c’è una differenza, dovuta alla diversità delle caratteristiche degli impianti presenti a Firenze, per quanto riguarda la ‘inerzia termica’ delle reti di maggiore dimensione, rispetto agli impianti di singoli appartamenti o locali. Gli uffici precisano a questo proposito che il limite di funzionamento per un massimo di otto ore giornaliere va riferito a impianti che non hanno di fatto inerzia termica, ovvero gli impianti singoli; mentre gli impianti a rete che presentano una consistente inerzia termica, come gli impianti condominiali gestiti con caldaia centralizzata, possono usufruire di un periodo di 30 minuti di funzionamento preliminare (oltre le otto ore consentite) per ogni fase di avvio prevista nell’arco della giornata.