Un successo al di là delle aspettative. È questo il primo bilancio che Francesco Torselli, consigliere comunale del PdL, e gli altri promotori hanno tracciato nella raccolta di firme per chiedere le primarie per la scelta dei candidati del partito alle elezioni politiche. Iniziata in sordina la scorsa settimana ha già raccolto 800 firme e visto il moltiplicarsi delle adesioni da parte di eletti, attivisti e simpatizzanti. “In poco più di un giorno lo scorso weekend ad Arezzo e Grosseto sono state raccolte 500 firme, diventate 800 nel corso della settimana – ha spiegato Torselli –.
A questo si aggiunge la disponibilità arrivata da eletti e dirigenti a farsi promotori della raccolta sul territorio: dai quattro iniziali siamo già a 30 persone impegnate per questa iniziativa in varie province della Toscana”. L’obiettivo della raccolta di firme è l’utilizzo delle primarie per la scelta dei candidati ai seggi del Parlamento, ma con l’idea di estenderle a tutte le cariche elettive ad iniziare da quella di sindaco. “La situazione attuale è la dimostrazione che la politica dei nominati ha fallito: ha prodotto l’antipolitica, allontanando elettori e cittadini.
L’unica risposta a questo fallimento deve essere la politica fatta per passione (e non per professione) e legittimata dagli elettori. Si tratta di un sentimento trasversale che riguarda tutti i partiti e il PdL non può far finta di niente” ha spiegato Torselli che ha aggiunto “il PdL è di fronte a un bivio. Può scegliere di rinnovare la classe dirigente e gli eletti coinvolgendo i giovani, intesi sia anagraficamente che politicamente, nella vita del partito. E cercare di riavvicinarsi alla base, agli elettori e ai simpatizzanti, restituendo loro il diritto sancito dalla Costituzione di scegliere davvero i propri rappresentanti.
Come? Cambiando la legge elettorale o altrimenti istituzionalizzando le primarie per la scelta dei candidati. Oppure può lasciare le cose come stanno che vuol dire un governo di tecnici e banchieri fino al 2013 per poi consegnare le chiavi di Palazzo Chigi a chi nel centrosinistra ha avuto il coraggio di porre le questioni di rinnovamento che oggi poniamo noi: il sindaco Matteo Renzi”. E sulle reazioni del partito a questa iniziativa, Torselli ha precisato: “Per ora nessun organo si è espresso né a favore né contro.
Ma visto che Angelino Alfano le ha annunciate nel suo primo giorno da segretario del PdL, mi sembrerebbe strano che ci fossero pareri diversi. Comunque – ha sottolineato ancora – la reazione entusiastica delle persone a fronte alla nostra iniziativa testimonia come il popolo del PdL sia assolutamente a favore”. Insieme a Torselli, a tracciare il bilancio della raccolta di firme erano presenti Pierfrancesco Angelini e Fabrizio Rossi consiglieri comunali a Grosseto, Chiara Frontini dirigente toscana di “Giovane Italia” in rappresentanza di Enrico Tucci consigliere comunale di Siena, Carlotta Andrea Buracchi coordinatrice dei comitati per le primarie.
“A Grosseto le ultime elezioni in consiglio comunale hanno registrato una netta discontinuità rispetto al passato tra le file del PdL – ha spiegato Angelini – e questo testimonia la voglia degli elettori di vedere facce nuove. Una voglia che si allarga anche al rinnovamento degli altri rappresentanti del nostro territorio in Parlamento. Soltanto premiando chi è attivo sul territorio si può colmare lo scollamento tra cittadini e la politica”. Anche Fabrizio Rossi ha sottolineato come il rinnovamento avvenuto a Grosseto in seguito alle elezioni amministrative del maggio scorso sia una testimonianza della volontà del popolo di centrodestra.
“Otto eletti su dieci non sono stati riconfermati, compreso il capogruppo. Se gli elettori hanno l’occasione per esprimersi lo fanno, optando per il cambiamento. Vista l’attuale legge elettorale, le primarie rappresentano l’unico modo per il popolo del PdL di far sentire la propria voce scegliendo dal basso dirigenti e rappresentanti. E al tempo stesso sono l’occasione per il partito di radicarsi maggiormente sul territorio”. Chiara Frontini da parte sua ha sottolineato il sostegno del movimento di Giovane Italia, organizzazione giovanile del PdL, alla raccolta di firme per le primarie.
“Nell’ultimo esecutivo regionale la proposta è stata approvata all’unanimità per due ragioni: prima di tutto perché si inserisce nella nostra battaglia per il riconoscimento del principio del merito; in secondo luogo perché ha un grande potenziale di rinnovamento. Servono nuove facce e soprattutto nuove idee non solo nel partito ma anche nel movimento giovanile”. E per quanto riguarda la raccolta a Siena, Frontini ha precisato il sostegno di molte associazioni culturali attive in città e nella provincia. “Ai gazebo che abbiamo allestito lo scorso finesettimana ad Arezzo abbiamo registrato una accoglienza entusiastica all’iniziativa – Carlotta Andrea Buracchi responsabile organizzativa dei comitati per la raccolta delle firme – e una grande voglia di partecipare: oltre alla firma, i cittadini hanno proposte e idee.
Questo consenso dimostra che, indipendentemente da cosa pensano i vertici del partito, il popolo del PdL le primarie le vuole. E vuole anche contare di più ed essere ascoltato. Altrimenti c’è solo l’antipolitica e la disaffezione, come è accaduto ad Arezzo nelle ultime elezioni amministrativo: il PdL si è presentato spaccato in tre componenti e il risultato è stato un calo della partecipazione. Con la nostra iniziativa vogliamo solo dare un contributo al cambiamento, non fare provocazioni fini a se stesse”.
A questo punto, visto che l’obiettivo di 5.000 firme entro fine anno appare ormai a portata di mano, i promotori spostano l’asticella su un risultato ambizioso: 30.000 adesioni in Toscana entro febbraio. (mf)