Quasi 600 i Giovani Democratici che partiranno domattina dalla Toscana verso piazza San Giovanni: 10 i pullman riempiti e tanti quelli che saliranno sul treno speciale per partecipare alla manifestazione del PD per "ricostruire l'Italia" a Roma cui interverrà il segretario Pier Luigi Bersani. E anche i GD aiuteranno la raccolta di fondi che, come già annunciato, verrà fatta durante la manifestazione in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione in Lunigiana. Sarà infatti allestito un gazebo dove poter fare le donazione e sarà pubblicizzato il numero 45500 per contribuire tramite SMS e il conto corrente bancario aperto appositamente dal Partito Democratico Massa Carrara presso la Cassa di Risparmio di Carrara.
Per chi volesse contribuire le coordinate bancarie per effettuare il bonifico sono IBAN IT82U0611024500000082067680. Causale: donazioni alluvionati Lunigiana. “Coloreremo la piazza dell’arancione delle nostre bandiere – annunciano i GD toscani – e ci saremo perché in questo Paese si rischia di far diventare vittime dell’incapacità della classe dirigente noi giovani, quelli che il debito non l’hanno fatto ma se lo sono trovato addosso, e che rischiano di pagarlo con la cancellazione dello stato sociale e dei diritti sul lavoro, del futuro insomma. A Roma noi, la generazione dell’Erasmus, diremo che casa nostra è l’Europa, ma che questa così com’è non ci piace: vogliamo quella che sognarono i padri del federalismo, la vogliamo compagna di vita delle persone, non delle lobby, attenta ai cittadini più che agli interessi dei singoli stati membri e della finanza.
Noi che una pensione non l’avremo mai chiederemo una riforma delle pensioni, ma che serva a garantircene una, non a far quadrare i conti di uno stato che non riesce neanche a far pagare le tasse a chi dovrebbe. Marchionne per noi – spiegano i ragazzi dell’organizzazione giovanile del Pd – non può essere il modello, è evidente che neanche il mercato del lavoro come quello che abbiamo ci aiuta ma la soluzione non può essere quella dei licenziamenti facili perchè tra poco non ci sarà più nessuno da licenziare.
Occorre anzi investire su scuola e università, dare spazio ai giovani insegnanti e ai ricercatori, liberando le energie che altrimenti fuggono all’estero. Serve una riforma che renda la scuola più flessibile e la apra al mondo, valorizzi il merito senza abbandonare nessuno. La nostra generazione deve smettere di avere speranza e cominciare ad essere speranza, prendendo in mano la politica e cominciando a occuparsi del proprio futuro, senza conflitti generazionali ma con il protagonismo che deve avere chi deve e vuole costruirsi una vita per sé e gli altri.
E quindi – concludono ironicamente – lasciamo altri a discutere di brontosauri e velociraptor, noi portiamo a Roma i mammiferi per metterli al centro del Pd”.