“Il tema dell’abolizione delle Province è stato sollevato ad arte per nascondere i veri problemi della pubblica amministrazione. Io auspico una riforma che metta in discussione tutti: dal Parlamento ai Comuni, dalle Regioni alle Province”. Lo afferma il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, intervenendo nel dibattito a distanza che ieri ha coinvolto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e il presidente dell’Upi Toscana, Andrea Pieroni. “Si è fatto credere che si risolveranno tutti i problemi eliminando le Province, ma è un gigantesco depistaggio che prospera su una serie di luoghi comuni, che non hanno niente a che fare la vera efficienza e il vero risparmio” afferma il presidente di Palazzo Medici Riccardi.
“Sono d’accordo con Rossi quando chiede al Pd di avere coraggio, ma il vero coraggio non sta nel sostenere una parte della manovra del Governo. Non è questo il problema – spiega Barducci -. Semmai il Partito Democratico deve avere il coraggio di chiedere una vera riforma istituzionale che coinvolga tutti i livelli. Siamo sicuri che all’interno delle Regioni non vi siano margini di risparmio, ad esempio intervenendo sulle agenzie regionali? E perché – aggiunge il presidente Barducci – quando si parla di coraggio, nessuno chiede l’abolizione di quelle regioni che sono più piccole di una provincia?”. Infine la questione che riguarda direttamente la Toscana: “Nella nostra regione – dice il presidente della Provincia di Firenze – si poteva e si può fare una riforma seria partendo dalle aree vaste.
Mi chiedo e chiedo a Rossi se questa ipotesi di lavoro sia ancora praticabile” “Due mandati e poi a casa? Sono perfettamente d’accordo con quanto afferma adesso Pisapia – sempre Barducci - . È un concetto che già avevo espresso a novembre nel mio intervento alla ‘Leopolda’ e quindi non ho difficoltà a rilanciare con più forza quella proposta”. Proprio nel corso di “Prima fermata: Italia” il Presidente di Palazzo Medici aveva richiamato la Legge 81 del 1993 che prevede un massimo di due mandati per Sindaci e Presidenti di Provincia: “Non vedo – affermò allora Barducci - perché non la si possa estendere anche ai consiglieri provinciali e regionali, e ovviamente ai parlamentari”. “Oltretutto – aggiunge Barducci, commentando le parole del Sindaco di Milano – fino a non molto tempo fa il limite dei due mandati parlamentari era già stato adottato in modo informale dalla Sinistra, anche se le norme di legge non lo prevedevano.
Fu una scelta felice, perché grazie al quel sistema interno si garantiva un rinnovamento della classe dirigente. Quindi non c’è ragione perché adesso non si possa introdurre ufficialmente il limite massimo dei due mandati in tutta la filiera istituzionale”.