Una storia straordinaria per un'anteprima cinematografica italiana firmata dal XXXIII Festival “Cinema e Donne” in collaborazione con il Deutsches Institut di Firenze. È l'appuntamento con il film “Rudolf Jacobs, l'uomo che nacque morendo”, di Luigi Faccini martedì 8 novembre alle 21, in una serata al Cinema Odeon di Piazza Strozzi a Firenze. La storia narrata dalla pellicola è quella del capitano Rudolf Jacobs ed è poco nota. Si svolge a Sarzana, nel settembre del '44, il mese dopo la strage di Sant'Anna di Stazzema – 560 morti per mano delle SS - avvenuta non molto lontano dalla cittadina ligure.
Ebbene, in quel clima, Jacobs, capitano della Marina tedesca di guerra, decide di fare una scelta coraggiosa: passare nelle file della Resistenza italiana. Una scelta che pagherà con la vita: Jacobs finirà ucciso nel novembre dello stesso anno, in un'azione partigiana da lui progettata contro una caserma fascista. Il film, diretto da Luigi Faccini, per la produzione di Marina Piperno, dopo essere stato a Venezia, viene presentato adesso a Firenze, in anteprima nazionale. La pellicola è tratta dall'omonimo romanzo dello stesso Faccini, e ha fra gli interpreti Marina Piperno, Carlo Prussiani e Alessandro Cecchinelli. Jacobs è stato insignito della medaglia d’argento al valor militare, mentre per lunghissimi anni, in Germania, fu considerato un “disperso”.
Che cosa lo indusse ad abbandonare i privilegi che le sue funzioni gli consentivano? Entrare nella Resistenza – spiega l'autore del film - significava prenotare un incontro con la morte. E in qualche modo sembrava saperlo quando disse a un capo partigiano italiano: “Darei la mia vita pur di abbreviare di un solo minuto questa guerra insensata…”. Solo recentemente la sua città natale, Brema, ha potuto celebrare la scelta del suo concittadino. Non un “disperso”, né un “traditore”, ma “maestro di pace e di civiltà”. Durante la serata ci sarà la consegna del Premio speciale Sergio Rusich al regista Luigi Faccini e alla produttrice Marina Piperno.
Consegnano il premio Silvano Sarti, presidente dell’Anpi di Firenze e Giuseppe D’Eugenio, presidente del Consiglio di Quartiere 4, promotore del riconoscimento. Interviene Ivan Tognarini, direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana. Damiano Fedeli