SEAC è una azienda metalmeccanica manifatturiera che progetta, produce e vende strumentazione biomedica per laboratorio (sistemi per analizzare il sangue). La sede è a Calenzano ed occupa una settantina di lavoratori. L’azienda nasce nei primi anni ‘70 nel settore del controllo degli scarichi industriali e successivamente grazie anche a collaborazioni con importanti partnerrr quali Galileo, EsaOte e Menarini, si sviluppa rapidamente anche in settori quali l'elettrobiomedicale ed il militare.
Nel corso degli anni ’80 SEAC entra nel campo della strumentazione diagnostica e sviluppa il proprio mercato in Italia e all’estero (USA, Asia). Ad inizio degli anni ’90 SEAC viene acquisita da RADIM, azienda di produzione reagenti per diagnostica con sede a Pomezia (Roma): la sinergia fra le due aziende si sviluppa nel mercato diagnostico oltre che acquisire autonomia e competenza progettuale e produttiva nel settore dell’automazione. Inoltre negli anni si consolida una forte integrazione con le Università di Firenze e Prato, con istituti di ricerca internazionali ed anche con realtà produttive del territorio. Negli ultimi anni la società ha ridotto le vendite ed il fatturato e, dopo la fallita vendita ad una multinazionale del settore, si trova in difficoltà.
Ad oggi non risultano pagati gli ultimi 4 stipendi. La società sta tentando di trasformare il contratto di solidarietà già sottoscritto in Cassa integrazione straordinaria senza nemmeno presentare un piano industriale con il quale spiegare ai lavoratori quali sono le prospettive future, sembra quasi si avesse l'intenzione di avviare la società ad un declino certo e con essa il futuro dei lavoratori. La Rsu, la Fiom Cgil ed i lavoratori chiedono "che la società paghi le retribuzioni arretrate e che si renda disponibile ad avviare un confronto presentando un piano industriale che contempli la salvaguardia dei posti di lavoro ed il rilancio della società.
Ci sono le professionalità ed il know how sia per proseguire le attività nel settore che per affrontare riorganizzazioni produttive verso altri settori. Non firmeremo cambiali in bianco" In segno di protesta e a sostegno delle richieste i lavoratori hanno proclamato uno SCIOPERO MERCOLEDI' 2 NOVEMBRE 2011 DALLE 09.00 ALLE 12.00 E PRESIDIO DAVANTI ALLA FABBRICA - CALENZANO [FI] (VIA DI PRATO 72-74)