FIRENZE– Si continua a lavorare nelle zone colpite dall’alluvione in Lunigiana. Secondo le notizie che giungono dall’Unità di Crisi istituita presso il Comune di Aulla, sono state raggiunte anche le frazioni isolate di Stadano e Parana, che restano però irraggiugibili con gli automezzi. Per entrambe le frazioni è stato allestito un punto di assistenza tramite elicottero per viveri e medicinali. Per Stadano è stata valutata la possibilità di ripulire una strada alternativa, mentre per Parana è stata valutata la possibilità di realizzare un ponte temporaneo dal genio Pontieri.
Riaperta la strada provinciale 37 per Valle Arzelato, dopo un sopralluogo congiunto di tecnici regionali e dell’esercito che ha dichiarato percorribile la strada. Nelle zone alluvionate della Lunigiana lavorano ad oggi circa 700 persone, di cui circa 300 volontari, e il rimanente costituito da personale degli enti (Comuni, Province e Regione), forze dell’ordine, forze armate e vigili del fuoco. Circa 150 i mezzi, di tutti i tipi, in funzione. Dall’Unità di crisi si rivolge un appello affinchè l’invio di eventuali aiuti e l’arrivo di volontari sia effettuato solo in forma coordinata.
Ciò al fine di razionalizzare le operazioni di aiuto. L’unità di crisi è contattabile ai seguenti numeri 0187-423014; 0187-409462;0187- 408341. Un messaggio di solidarietà per le popolazioni della Toscana e della Liguria colpite dall’alluvione è arrivato a ToscanaNotizie anche dalla presidente dei Lucchesi nel mondo di Cordoba in Argentina. L’architetto Elena Tori Rubiano, che è anche membro del Consiglio dei Toscani nel mondo, scrive: “Siamo tutti dispiacenti, addolorati….al vedere da lontano, le immagini attuali della Toscana e della Liguria, dopo l´alluvione che ha colpito questa zona bellíssima”.
La presidente dei Lucchesi nel mondo di Cordoba invia poi parole di sostegno e un invito a reagire. “Siamo tutti uniti alle famiglie che hanno perduto non solo le loro cose materiali, le loro case, i loro beni. A quanti hanno perduto i loro cari.” Il messaggio si conclude con una parola “forza”. L’Unità di crisi costituita in Lunigiana per fronteggiare i danni dell’alluvione rilancia l’appello per evitare l’afflusso di curiosi nelle zone cristiche, ossia il fenomeno del cosidetto “turismo delle disgrazie”.
Nelle zone colpite dall’alluvione le condizioni della viabilità e in generale delle infrastrutture, pur migliorate, restano ancora problematiche – affermano i responsabili dell’Unità di crisi – composta da rappresentanti della Regione, degli Enti locali, delle Forze dell’ordine e del volontariato. Personale e mezzi di soccorso sono impegnati a ripristinare servizi e condizioni di vivibilità per la popolazione colpita, mentre sono costantemente in atto operazioni di vigilanza e di monitoraggio del territorio ed è necessario che le vie di comunicazione restino a disposizione per questi interventi e non siano occupate da veicoli estranei ai soccorsi o alla vigilanza.