C'era una volta la Seves.. ed oggi, c'è ancora? Una Fabbrica deve produrre, questa la missione. Oppure se ha prodotto più del venduto, deve vendere le rimanenze di magazzino. In entrambi i casi esistono dei numeri in grado di spiegare l'andamento del bilancio. Comune e Provincia di Firenze divergono sulla visione critica dell'Azienda fiorentina vicina allo sfascio ed ora in piena fase di 'smaltimento mano d'opera'. Dei 32 dipendenti ritenuti in esubero ne è rimasto solo uno che non vuole 'volontariamente' andarsene, una unità lavorativa operaia (dicesi anche essere umano) rientrante nelle categorie protette che non ha accettato l'accordo con la ditta per il premio di buona uscita. “Crediamo che sia il momento per mettere un punto fermo su Seves – affermano i Consiglieri Grassi di Sinistra e Cittadinanza, De Zordo di Perunaltracittà, Di Puccio del Misto, Scola dell’IDV e di Cruccolini di SEL che oggi in conferenza stampa hanno annunciato la presentazione di una mozione e una interrogazione unitaria sul tema – Dopo la risposta del Vice Sindaco Nardella in Consiglio Comunale abbiamo appreso che dei 32 esuberi volontari che erano previsti nell’accordo sindacale ben 31 sono già stati effettuati, ne rimarrebbe uno che se non accetterà la mobilità volontaria da ora a fine dicembre sarà licenziato.
Chiediamo quindi a SEVES di rinunciare al licenziamento dell’unico dipendente ancora in esubero, e forte della ripresa aziendale che il Vice Sindaco ci ha comunicato in Consiglio, metta fine alla emergenza occupazione dell’azienda di Castello.” “Ci teniamo infine a sottolineare che i nostri gruppi si stanno continuando ad occupare della vicenda SEVES in maniera trasversale e unitaria indipendentemente dalla nostra collocazione in Consiglio Comunale.” “In seguito alla posizione assunta dal Comune di Firenze abbiamo appreso che in una commissione lavoro della Provincia sarebbe stato dichiarato da autorevoli esponenti del governo dell’Ente provinciale che la situazione non sarebbe così tutta rose e fiori come dipinta dal Comune – concludono i Consiglieri presentando l’interrogazione – crediamo che sia giusto presentare perciò una interrogazione in cui si possa approfondire la situazione economica e produttiva di SEVES per chiarire ogni possibile dubbio in merito alla situazione.”