Seves. L'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni ha ricostruito i contenuti dell'accordo relativo all'azienda, rispondendo a un'interrogazione di Rifondazione comunista. Il 25 gennaio scorso, è stato firmato il verbale di accordo con il quale si chiude la procedura di mobilità aperta dalla Seves per 45 lavoratori. La Seves inoltre usufruisce in questo momento di una cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione sino al 31 agosto 2011, secondo quanto già previsto nei precedenti passaggi.
Per quanto riguarda l'accordo i punti salienti sono: collocazione in lista di mobilità con il criterio della volontarietà. Ad oggi sono stati individuati 21 volontari (16 pensionandi e 5 volontari puri che hanno trovato nuova collocazione); nell'accordo è stato previsto un incentivo all'esodo (15.000 euro a coloro che hanno manifestato la volontà di non opporsi al licenziamento entro il 15 Marzo; 10.000 euro a coloro che manifestano la volontà di non opporsi al licenziamento entro Giugno 2011;5.000 a coloro che non si opporranno al licenziamento entro il 31 Dicembre 2011). E' stato previsto anche un incentivo all'esodo per i pensionandi pari all'80% della differenza fra lo stipendio mensile (comprensivo del salario accessorio) e l'indennità di mobilità erogata dall'Inps fino ad un tetto minimo di 15.000 euro ed un massimo di 20.000 euro.
Al fine di tenere sempre monitorata la situazione la Provincia ha fatto inserire nell'accordo la decisione di effettuare una prima verifica a giugno 2011. In quella data si farà il punto sulla gestione degli esuberi e sopratutto sulla Cassa Integrazione visto che le possibilità di proroga da parte del Ministero sono nulle. "Bisogna mantenere alta l’attenzione su una ventenza che ha interessato più Istituzioni - commenta il consigliere provinciale di Rifondazione Andrea Calò - Questo sia da parte della Giunta che della Commissione competente del Consiglio.
La fase più difficile delle vertenze non è fare l’accordo, ma gestirlo".