Il WWF Elba-Capraia ritorna dopo 10 anni in difesa dei tanti pini di Marina di Campo chiedendo alla Soprintendenza di Pisa ed al suo diretto superiore, quella Regionale di Firenze, quali sono le motivazioni addotte dai progettisti e come sia stato possibile concedere l'autorizzazione al taglio indiscriminato per far posto a improbabili zampilli quando dieci anni fa la Soprintendenza aveva affermato l'esatto contrario, fermando le motoseghe che erano state già avviate. In una lettera indirizzata nei giorni scorsi alle due Soprintendenze toscane, il WWF, sottolinea come stavolta il parere favorevole al taglio da parte della Soprintendenza di Pisa sia giunto a soli due giorni di distanza dall'approvazione della Commissione comunale per il paesaggio (altra decisione tanto sbagliata quanto incredibile).
Solo due giorni per esaminare a Pisa tutta la documentazione relativa alla tabula rasa degli alberi nella principale piazza di Marina di Campo appare un po' poco -agli ambientalisti- per un progetto da quasi 500.000 euro, presentato come “riqualificazione e arredo urbano di piazza Dante Alighieri nel centro commerciale naturale "Il Golfo" in Marina di Campo”. Da quando in qua una tabula rasa si può chiamare riqualificazione? La trasparenza dovrebbe cominciare già dalle parole. Gli alberi valgono di più degli zampilli, e ben tenuti costano anche molto di meno. Il WWF ricorda poi che per molto meno la precedente Amministrazione di Campo nell'Elba fu fermata con una lettera a firma dell'allora Soprintendente Arch.
Malchiodi. Sui pini di Marina di Campo la Soprintendenza di Pisa nel 2004 era di tutt'altro avviso e si esprimeva nei seguenti termini: “nel contesto (in questo caso urbano) l’albero di per sé va considerato “in primis” come elemento di arredo architettonico inscindibile dai vari ruoli essenziali rivestiti quali quello sanitario, ecologico, estetico e paesaggistico”. "Oggi la Soprintendenza ha cambiato idea sulle alberature urbane? -si chiede il WWF- denunciando che prima alla chetichella uno qua ed uno là, poi sistematicamente in quindici giorni nella Piazza del Comune (Piazza Dante) a Marina di Campo si è assistito ad un grande scempio, con il taglio di palme, lecci e magnifici pini ultra-cinquantenari.
Il WWF pertanto ai sensi della legge che garantisce l'accesso agli atti amministrativi ha chiesto alla Soprintendenza di Pisa ed a quella regionale della Toscana le motivazioni che hanno portato a dare l'ok ad un costoso progetto volto alla sostituzione del verde con manufatti in cemento e zampilli, e quale mutato indirizzo da parte della Soprintendenza giustifichi l’eliminazione di alberature dopo 60 anni ormai caratterizzanti con indubbio valore il paesaggio urbano del capoluogo del Comune di Campo.
Il WWF chiede anche se siano state date, o se auspicabilmente la Soprintendenza intenda dare, prescrizioni al Comune di Campo, affinché in tempi brevi e nell’ottica degli indirizzi sopra citati, le alberature tagliate siano sostituite ovunque con altre di pari valore e caratteristiche. Dove erano e come erano".