Quattro milioni di euro per rendere più sicure le strade della Toscana. Nella primavera scorsa la Regione aveva messo a bando questa cifra ed aveva invitato Comuni e Province a presentare progetti da co-finanziare per sanare le situazioni di maggiore rischio sulle strade locali e regionali. La graduatoria degli interventi approvata dalla Regione Toscana prevede oltre 2.600.000 euro destinati ad interventi proposti dai Comuni, mentre circa 1.400.000 a progetti proposti dalle Province. Si tratta di interventi selezionati da una commissione formata da tecnici e rappresentanti della Regione Toscana, di Anci-Toscana e di Upi-Toscana.
I quattro milioni di euro di cofinanziamento da parte della Regione Toscana, andranno ad attivare interventi di messa in sicurezza per un costo totale di quasi 11 milioni di euro. “Quando parliamo di sicurezza stradale – spiega l’assessore regionale a trasporti ed infrastrutture Luca Ceccobao – parliamo anzitutto della necessità di tutelare la salute di chi è al volante, dei passeggeri e di tutti coloro che si trovano lungo le strade. E’ un argomento quanto mai attuale e importante ed è per questo che, nonostante la crisi, non possiamo abbassare la guardia.
Il nostro obiettivo è ridurre gli incidenti stradali almeno del 50%. So che è un traguardo ambizioso ma lavoreremo per raggiungerlo”. I Comuni, penalizzati dai tagli governativi, spesso non hanno risorse da investire per migliorare la viabilità e la sicurezza delle strade, per questo la Regione ha scelto di intervenire (nei limiti delle proprie disponibilità) e finanziare o cofinanziare incroci più sicuri, segnaletiche più visibili, marciapiedi, punti luce, asfalto drenante e tutto quello che può servire per migliorare la sicurezza della rete infrastrutturale.
“E’ comunque chiaro – prosegue l’assessore - che per vincere la sfida della sicurezza serve, parallelamente al miglioramento infrastrutturale, una maggiore ‘maturità’ alla guida. Strade migliori e regole ferree non basteranno se non avremo guidatori più consapevoli dei rischi e più prudenti”.