Ha avuto luogo questa mattina la presentazione della nuova struttura, in piazza Ognissanti. Il nuovo The St. Regis Firenze è meta preferita di esperti viaggiatori sin dal XVIII secolo. A pochi passi da celeberrimi monumenti, offre un'immersione nella culla del Rinascimento. In sintonia con il ricco patrimonio artistico di Firenze, le 81 camere spaziose e 19 suite sono un esempio di eleganza. Gli ospiti potranno usufruire del servizio maggiordomo St.Regis a qualsiasi ora del giorno e della notte. «La presenza di Firenze in questo splendido hotel, il St.
Regis, è pervasiva e affermata in molti dettagli, dallo stile al nome delle camere. Fino alla collaborazione con il tre stelle Michelin che contribuisce a portare il nome della nostra città nel mondo: l’enoteca Pinchiorri. Di questo siamo grati alla proprietà e a chi ha progettato la magnifica ristrutturazione che ci consegna questo splendido ambiente. Contribuiremo, come potremo, a portare anche i fiorentini a sperimentare queste atmosfere suggestive e a vivere gli spazi aperti al pubblico dell'hotel».
E’ quanto ha dichiarato l’assessore al turismo Cristina Giachi «Firenze – ha aggiunto l’assessore Giachi - ha bisogno di bellezza, di coraggio, di fiducia nel futuro. Al turista vogliamo offrire anche una bellezza più intima e vera di quella mozzafiato che si gode anche da qui, gettando lo sguardo oltre l'Arno, alla cupola del Cestello e al profilo del piazzale Michelangelo. Firenze è anche la bellezza del suo cibo, del suo vino, del suo stile di vita, celebrati puntualmente qui al St.
Regis». «Se la città saprà essere più vivibile e più bella per chi la abita stabilmente, per chi ci lavora ogni giorno - ha sottolineato - allora potrà offrire anche ai viaggiatori e ai visitatori la bellezza ineguagliabile e indimenticabile di un'esperienza. Per quanto riguarda il coraggio e la fiducia, infine, ogni azienda che si rinnova e che investe sulla città lavora con noi al nuovo rinascimento di Firenze, offrendo opportunità di lavoro preziose che mettono in circolo nuove energie, suggerendo nuove forme di collaborazione tra istituzioni e soggetti privati, In questa cooperazione infatti è possibile vedere una via per progettare insieme il futuro dio Fiorenze».