Firenze - “Dare un futuro al trasporto pubblico nonostante i tagli del Governo è una sfida che la Regione ed i lavoratori del settore devono affrontare e vincere insieme”, lo ha detto l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao questa mattina al convegno organizzato dalla Filt Cgil per fare il punto sulle conseguenze della Manovra sul tpl. “E’ molto grave in tutto il Paese, dopo i tagli del Governo con la manovra di agosto, la situazione del trasporto regionale locale”, ha detto il segretario nazionaleella Filt Cgil Franco Nasso.
“E necessario -ha continuato- attivare tutte le iniziative atte a restituire le risorse tagliate, riconoscendo il valore sociale ed economico del trasporto collettivo”. “Insieme alla dotazione di risorse -ha poi aggiunto- sono necessari processi di riorganizzazione del settore che promuovano l’aggregazione delle aziende a livello regionale. Ed in questo ambito -ha concluso- è positiva l’esperienza della Toscana relativa alle modalità di affidamento del servizio previste dalla giunta regionale Toscana. “Il futuro del trasporto pubblico passa necessariamente da una riorganizzazione dei servizi e dall’aggregazione delle imprese -ha detto Ceccobao – e fa piacere che lo stesso segretario nazionale della Filt Cgil Franco Nasso abbia riconosciuto alla Toscana il coraggio di esser stata la prima Regione ad affrontare la sfida della riforma del settore”. La Regione Toscana sta affrontando una totale, radicale, riorganizzazione del sistema del trasporto pubblico.
La scelta di fare una gara unica di ambito regionale per avere un solo gestore, con un unico consiglio di amministrazione, un unico biglietto ed un unica tariffa, è una rivoluzione necessaria perchè solo così potremo far sopravvivere il servizio pubblico a fronte degli irresponsabili tagli del Governo”. L’assessore ha ricordaro che fino al 2004 in Toscana erano in vigore 74 diversi contratti con varie aziende pubbliche di trasporto, adesso ce ne sono 14 ed a partire dal 2013 ce ne dovranno essere soltanto due, uno per il trasporto su gomma e l’altro per quello su ferro. “In questo modo – ha precisato l’assessore - crescerà la dimensione industriale dei servizi.
Per salvare il settore, difendere i livelli occupazionali e i diritti di tutti i cittadini toscani che usano i mezzi pubblici abbiamo bisogno di una sola testa pensante che renda i servizi più efficaci e ottimizzi le risorse. Questa è un’ottima opportunità per le nostre imprese pubbliche per rafforzarsi. Sono contento che l’invito alle aziende a dare il via al processo di unificazione venga anche dal sindacato e dai lavoratori stessi”. La riforma del tpl: Fino ad oggi il trasporto pubblico locale (in base al patto stabilito con la legge 422/1997) è stato un servizio nazionale garantito dallo Stato e gestito a livello locale.
Ora che il Governo ha tagliato quasi del tutto i fondi trasferiti destinati a far viaggiare autobus e treni, l’unica possibilità per far sopravvivere il servizio è attraverso uno straordinario sforzo finanziario della Regione cui deve affiancarsi una profonda ed efficiente razionalizzazione del sistema. Dai 220 milioni di eruo destinati di fondi statali destinati al trasporto pubblico nel 2010, siamo passati a 55 milioni nel 2011 (ben 165 milioni di taglio). La Regione Toscana è intervenuta a ‘tamponare’ la situazione con risorse straordinarie tratte dal proprio bilancio.
In questo modo il servizio è stato garantito, ma ci sono stati disagi, rimodulazioni, incrementi tariffari e maggiori disavanzi di gestione per le aziende, tensioni sindacali. Per il 2012 sembrano destinati alla Toscana solo 24 milioni di fondi statali, con un taglio del 88% rispetto al 2010. Per continuare a ‘far muovere’ gli autobus su tutto il territorio regionale anche il prosimo anno, la Toscana si è impegnata a destinare a questo settore altri 200 milioni di risorse proprie, ma al tempo stesso sta predisponendo la prima gara pubblica ad ambito unico per l’affidamento del contratto di servizio per il trasporto pubblico regionale.
Il bando, che sarà pubblicato tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, avrà durata di 9 anni (2013-2021). Prevede un corrispettivo di 160 milioni l’anno e 30 milioni annui di investimento per l’acquisto di nuovi autobus. Alla gara potranno partecipare aziende di trasporto ed ‘aggregati’ di aziende (obbligati a fondersi in un unico soggetto in caso di vittoria).