Firenze– “Questa proposta di legge interviene su una materia già disciplinata da altre leggi regionali. Tuttavia, poiché c’era la necessità di rendere più efficienti le normative esistenti, si è deciso di intervenire al fine di adeguare queste leggi alle nuove normative statali”. Con queste parole il consigliere Ardelio Pellegrinotti del Pd, segretario della commissione Territorio ed ambiente e vicepresidente della commissione d’inchiesta sui Servizi pubblici locali, ha spiegato il perché del disegno di legge, poi approvato a maggioranza dall’Aula con tre sole astensioni, provenienti dai banchi del Centrodestra, con cui si modificano le leggi regionali sulla tutela delle acque dall’inquinamento e sulle misure straordinarie in materia di scarichi nei corpi idrici superficiali.
Attraverso le “migliorie tecniche”, ha spiegato Pellegrinotti, si intendono raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici” attraverso “regole chiare e mirate ai carichi inquinanti nelle aree sensibili” nonché “definire le condizioni per garantire un idoneo trattamento per gli scarichi derivanti dagli agglomerati di piccole dimensioni”. Infine, in base a un parere della Commissione nazionale di vigilanza delle risorse idriche, per la quale la gestione degli impianti a carattere prevalentemente industriale non rientra nel servizio idrico integrato, vi era la necessità di adeguare la normativa toscana.
Fra le modifiche apportate al quadro normativo toscano, secondo Pellegrinotti, è da mettere in evidenza l’istituzione di un Comitato di coordinamento, con funzioni consultive, fra Regione, Province, alcuni Comuni ed Ato, nonché mettere in campo disposizioni sul “rilascio delle acque di ricerca” e “disposizioni per la depurazione delle acque reflue a carattere prevalentemente industriale” e quelle per le “aree sensibili”. Andrea Agresti del Pdl, vicepresidente della commissione Territorio e ambiente, ha sottolineato di essere d’accordo con Pellegrinotti e ha precisato che “la proposta di legge è condivisa” e che “anche negli emendamenti i vari gruppi hanno lavorato assieme in commissione”.
Questo il commento di Agresti: “C’era la necessità di dotare la Toscana di una normativa migliore e in grado di offrire più tutele contro l’inquinamento delle acque e lo abbiamo fatto”. (mc) dott. Marco Ceccarini