Firenze - “In un periodo di crisi economica, politica e sociale, riteniamo fondamentale riaffermare innanzitutto un principio di democrazia diretta e partecipazione e per questo motivo abbiamo promosso, insieme ad altre forze politiche e alle migliori espressioni della società civile, il referendum per l’abrogazione della legge elettorale nazionale”. Con queste parole l’on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, ha aperto questa mattina in Consiglio regionale della Toscana, la conferenza stampa per presentare i risultati della raccolta firme per il referendum per l’abrogazione del cosiddetto Porcellum e per la proposta di legge d’iniziativa popolare per l’abolizione delle Province.
“La nostra battaglia di democrazia non si ferma a questa raccolta firme – ha concluso Evangelisti – perché non dobbiamo mai dimenticare che la legge elettorale regionale della Toscana è stata ispiratrice proprio del porcellum. Noi di Italia dei Valori, proprio per questo, abbiamo depositato in Consiglio regionale, già da molti mesi, una proposta di riforma che cancelli il listino e reintroduca le preferenze. Oggi più che mai, grazie a questa straordinaria legittimazione popolare, siamo convinti che sia necessario che tutte le forze politiche, non soltanto di centrosinistra, avviino un confronto rapido e costruttivo per modificare la madre del Porcellum”. Sono intervenuti, tra gli altri, la Coordinatrice cittadina Idv Firenze e Responsabile della Campagna referendaria, Cinzia Niccolai, e l’ex Procuratore Capo di Firenze Ubaldo Nannucci, di Libertà e Giustizia, l’associazione che ha dato un importante contributo alla raccolta firme.
In particolare, in tutta la Toscana sono state inviate al Comitato referendario centrale di Roma, certificate e vidimate, 27801 firme: 2.310 ad Arezzo, 11.100 a Firenze, 1.025 a Grosseto, 2.760 a Livorno, 2.038 a Lucca, 1.261 a Massa Carrara, 2.750 a Pisa, 1.131 a Pistoia, 1.525 a Prato e 1.901 a Siena. “Questo straordinario risultato non è solo di una forza politica, Italia dei Valori – ha aggiunto Evangelisti - che certo ha fatto fino in fondo la sua parte, ma di numerose forze politiche, espressioni della società civile, esponenti autorevoli della nostra società, che sono stati capaci di calamitare, ascoltare e offrire una canale di sfogo e partecipazione alle migliaia di cittadini che hanno voluto essere protagonisti di questa sfida.
Basti pensare che l’anno scorso, promuovendo i referendum contro il nucleare, l’acqua privata e il legittimo impedimento, abbiamo raccolto trentatremila firme in tre mesi, mentre quest’anno abbiamo sfiorato le ventottomila in soli trenta giorni”. “Questa raccolta firme – ha aggiunto Ubaldo Nannucci – dimostra ancora una volta che la collettività non si esprime soltanto al momento del voto ma ha voglia di riappropriarsi della gestione della cosa pubblica ed è per questo fondamentale rivitalizzare gli strumenti di democrazia diretta del nostro Paese”.Anche Cinzia Niccolai, nel ringraziare tutti i militanti di Italia dei Valori che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo ha posto l’accento su “l’importante segnale di cambiamento e partecipazione che i cittadini hanno offerto per tornare ad essere protagonisti della vita pubblica del nostro Paese”.