Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi ribadisce in un'intervista a Repubblica il suo atteggiamento (sempre piu' possibilista negli ultimi mesi) circa un suo passaggio alla politica nazionale, qualora la chiamata dovesse essere quella per Palazzo Chigi. E questo agita la dinamica politica anche a livello locale. “Se mi piacerebbe fare il sindaco di Firenze? È come chiedere a un fantino se sarebbe contento di vincere il Palio di Siena... A chi non piacerebbe? Ma in questo momento non ha alcun senso parlarne.
Un sindaco, Matteo Renzi, ce l’abbiamo già ed è impegnato al massimo per la nostra città. Ci sono tante cose da fare e io sono concentrato solo nel portare avanti il mio lavoro”. Ha risposto così venerdì sera il vicesindaco Dario Nardella alla domanda lasciata da un cittadino nell’apposita urna di Diglielo!, lo spazio che la Festa Democratica riserva al confronto tra amministratori e cittadini. Moderato da Elena Guidieri di Controradio, il vicesindaco si è soffermato molto sul tema delle licenze, per varie categorie di lavoratori, dai tassisti agli ambulanti.
Per quanto riguarda quest’ultimo delicato punto, legato al futuro riassesto del mercato di San Lorenzo, così si è espresso Nardella. “Questo è l’anno decisivo per la riqualificazione dei mercati: San Lorenzo è uno dei pezzi più autentici della nostra città, bisogna cercare di salvaguardare la sua natura e stabilire dei criteri nella disposizione dei banchi, non accontentarsi della situazione così com’è”. Parlando di San Lorenzo spunta anche la questione della basilica. “Personalmente – ha detto – non cambierei la facciata della basilica, ma un referendum è uno strumento giusto per capire cosa pensa la gente: non tutti sono d’accordo e magari la maggioranza e favorevole ai lavori”. Quanto ai taxi invece Nardella sottolinea la volontà di renderli “un mezzo di trasporto realmente pubblico”.
“Finora solo 2 fiorentini su 100 usano abitualmente i taxi. Questo vuol dire che bisogna lavorare per consentire a larga parte dei cittadini di essere in grado di utilizzarli – aggiunge –. Per questo lavoreremo su un nuovo piano di tariffe e valuteremo come fornire un’adeguata offerta di taxi in determinati periodi di maggiore richiesta”. Quanto alle polemiche di questa categoria di lavoratori commenta: “Abbiamo aumentato le corsie preferenziali, il tempo di percorrenza dei taxi è uguale a quello di altre città italiane: non capisco perché ci si debba ancora lamentare”. E a chi chiede come mai tante polemiche con le associazioni di categoria, Nardella risponde: “Quando si vogliono fare le cose capita spesso che molte organizzazioni o associazioni si mettano contro ma io diffido di chi ha l'accordo di tutti: se avessimo dato retta a tutte le critiche non avremmo mai pedonalizzato Piazza Duomo e ora guardate il risultato”.