“Da tempo abbiamo denunciato il fatto che Firenze risulta essere la città con i ticket di accesso riservati ai bus turistici più costosi d’Italia: 270 euro al giorno, con riduzioni unicamente per i mezzi che trasportano in alberghi posti nel territorio comunale. Quella sui bus turistici è una politica completamente da rivedere, e per questo avevamo inserito tutte le nostre proposte in una mozione che attende di essere discussa in commissione dallo scorso mese di maggio”. Questo quanto fanno sapere i consiglieri comunali del PdL Francesco Torselli e Jacopo Cellai. “La politica di questa amministrazione è sbagliata per due principi – spiegano i due consiglieri del centrodestra –: il primo è che non viene fatto assolutamente niente per evitare il principio del ‘basta pagare per inquinare’ dato che in ZTL possono entrare, pagando, anche veicoli Euro 0; il secondo è che un ticket troppo costoso come quello fiorentino invoglia ovviamente gli operatori a ‘rischiare’ l’accesso senza ticket, stando così al rischio multa”. “Oggi – proseguono Torselli e Cellai – abbiamo avuto la riprova che quanto stiamo ormai sostenendo da mesi corrisponde a verità: il Comune di Firenze ha infatti emesso una serie di ingiunzioni di pagamento rivolte a numerose compagnie di noleggio bus (se ne contano ben 24) che sono entrate nella ZTL fiorentina senza pagare l’oneroso ticket per un totale di 13.026,74 Euro. Soldi che mancano ad oggi nelle casse comunali e che sarebbero potuti essere recuperati, in larga parte, attuando politiche differenti, prima fra tutte quella dell’abbassamento dei prezzi.
E se già un ammanco di oltre 13.000 Euro per le casse di un comune che piange continuamente miseria, accusando i soliti tagli fatti dal governo nazionale rappresenta una cifra più che ragguardevole, non ci è dato sapere quante siano state le infrazioni non rilevate dalla polizia municipale e quindi rimaste impunite. Infrazioni che si potrebbero evitare proponendo il ticket di ingresso in ZTL a prezzi quantomeno in linea con le altre città d’arte italiane: Roma, ad esempio, ha una tariffa massima di 190 euro, Pisa di 154, Siena di 110, Lucca di 80 e Verona addirittura di 30 Euro.
Non solo. A Firenze non si fa nessuna distinzione tra mezzi più o meno inquinanti; cosa che avviene invece a Roma. Per chiedere una revisione dei metodi di calcolo delle tariffe di accesso alla ZTL fiorentina e per rivedere le tariffe massime richieste agli operatori turistici, abbiamo presentato nel maggio scorso una mozione che, ad oggi, non è stata neppure discussa in commissione”. “Come sempre accade nella nostra città – concludono Torselli e Cellai – prima deve concretizzarsi il danno, che in questo caso è ben rappresentato dagli oltre 13.000 Euro che mancano nelle casse del Comune, solo dopo si può iniziare a ricercare una soluzione.
Noi la soluzione l’abbiamo fornita da quattro mesi, speriamo che l’amministrazione comunale non pecchi per l’ennesima volta di superbia trascurando i suggerimenti che arrivano dall’opposizione nell’interesse di Firenze e dei fiorentini”.