Ventuno attività controllate in centro storico, 57 violazioni amministrative per un importo in sanzioni di 53.000 euro, 13 chilogrammi di riso e 5 di carne sequestrati, tre persone denunciate per vendita di bevande alcoliche in orario non consentito. Sono questi alcuni dei risultati dell'operazione Giglio Sicuro, effettuata dal nucleo di Polizia commerciale della Polizia Municipale insieme Nas dell'Arma dei Carabinieri, e che dal 10 agosto alla fine del mese ha visto una serie di controlli in centro storico mirati al rispetto delle norme in materia di attività di somministrazione di alimenti e bevande e il commercio al dettaglio dei prodotti alimentari. I risultati della prima fase dei controlli (l'attività congiunta Nas-Polizia Municipale continuerà anche a settembre in altre zone della città) sono stati illustrati oggi dal sindaco Matteo Renzi insieme al comandante dei Nas Fedele Verzola e alla comandante della Polizia Municipale Antonella Manzione.
“Sono grato ai Nas e alla Polizia municipale per il lavoro svolto - ha detto il sindaco - e per il quale tutta la città è chiamata ad esprimere una gratitudine che non è solo formale. Un grazie anche alla Asl per la collaborazione fornita”. “Con la liberalizzazione - ha continuato - come Comune non possiamo più decidere quante attività possono aprire in città, ma possiamo essere molto severi per quanto riguarda le regole. E il controllo della qualità è l’unico strumento con cui si possono tutelare la cittadinanza e i turisti.
Firenze tiene molto alla qualità della propria offerta commerciale”. “All’operazione ‘Giglio sicuro’ - ha concluso il primo cittadino - uniamo l’appello ai commercianti di fare il proprio lavoro all’insegna della qualità, e la stragrande maggioranza di loro lo fa. Chi fa le cose per bene sappia che non ha niente di cui temere e ha la massima stima e la collaborazione della città, mentre chi fa il furbo fa un danno a tutti e di conseguenza è giusto che si intervenga”. Il comandante Verzola ha sottolineato come l'obiettivo di questo tipo di interventi sia la tutela del consumatore, quindi sia dei cittadini di Firenze che dei turisti in visita alla città.
“La nostra mission è verificare la qualità dei prodotti in modo che non si verifichino situazioni potenzialmente pericolose per la cittadinanza. La normativa italiana in materia è particolarmente attenta e rigorosa e quindi l'attività di controllo svolge un ruolo fondamentale, anche per l'effetto di deterrenza”. “La collaborazione che la Polizia Municipale, su input dell'Amministrazione, ha avviato con i Nas rappresenta una significativa operazione di sicurezza partecipata in un ambito di particolare importanza come appunto il rispetto delle norme igienico-sanitario nelle attività di somministrazione e vendita dei prodotti alimentari - ha aggiunto la comandante Manzione -.
Si tratta di una esperienza di collaborazione molto proficua a servizio della cittadinanza, dei turisti e a tutela della concorrenza leale tra attività economiche”. In dettaglio le attività controllate sono state 21, situate in centro e in particolare nelle zone di via Palazzuolo-piazza Santa Maria Novella, di piazza Santo Spirito-Porta Romana e nell'area del Castrum Romano. Si tratta di attività di vario genere in modo da tutelare un'ampia fascia di popolazione, dai turisti ai cittadini.
E quindi 7 bar, 6 minimarket, 1 kebab, 2 ristoranti, 1 gelateria, 2 panifici, 1 macelleria e un supermercato. Le violazioni amministrative rilevate sono state 57 per un importo in sanzioni di 53.000 euro. Sono stati sequestrati circa mille pezzi, tra confezioni e barattoli, di alimenti privi di etichettatura (composizione e provenienza degli ingredienti) o con etichette non in lingua italiana; ancora 13 chilogrammi di riso contenenti parassiti e 5 di carne senza le indicazioni di provenienza.
Gli agenti e i militari hanno inoltre trovato anche 23 confezioni di alimenti scaduti (tortellini, mozzarelle e tomini). Tre le attività chiuse per motivi igienico-sanitari, 17 le segnalazioni inviate all'Azienda sanitaria per l'emanazione di altrettanti provvedimenti prescrittivi per il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie. Infine tre denunce ad altrettanti titolari di attività la vendita di bevande alcoliche al di fuori dell'orario stabilito dal provvedimento della prefettura.