Firenze - La Uil Toscana giudica iniqua, sbagliata e complicata l'applicazione dei ticket in Toscana. “Per prima cosa per la mancanza di chiarezza che c'è stata attorno all'operazione, visto che i cittadini si sono trovati spiazzati e senza informazioni adeguate – ha detto Vito Marchiani, segretario generale della Uil Toscana -. Tra l'altro i nostri Caf e i nostri patronati sono rimasti ingolfati da richieste di chiarimenti che non sono sufficienti per spiegare i criteri e la modalità di applicazione dei ticket”. “In secondo luogo – continua Marchiani - , c'è una forte disparità se si applica il reddito lordo o l'Isee, e questo crea ulteriore confusione nei cittadini perché chi ha presentato il reddito lordo magari deve pagare, mentre la stessa persona se presentasse il modulo Isee sarebbe esente.
Inoltre sui criteri relativi al reddito non si tiene conto del nucleo familiare. Per esempio un reddito da 36mila euro di una famiglia composta da una singola persona di un è esente dal ticket. Mentre con un reddito di 37 mila euro in una famiglia di 4 persone, con due adulti che lavorano e due figli a carico sono invece tutti costretti a pagare. A meno che non faccia il modulo Isee, recandosi appositamente e personanelmente in un CAF. E la sensazione è che chi ha davvero bisogno con urgenza di medicinali finirà per pagare lo stesso il ticket, senza controllare se sia esente o meno”. “Insomma – concude il Segretario generale della Uil Toscana - , è un sistema farraginoso che deve essere cambiato al più presto.
Per questo come Uil chiederemo a CGIL e CISL di promuovere con urgenza un incontro con la Regione per modificare il sistema, con lo scopo di creare uno strumento molto più equo di quello attuale. Anche pehché a noi pare la solita manovra, e cioè quella per cui chi paga le tasse è costretto a pagare il ticket, chi evade non lo paga, in particolare i lavoratori dipendenti che insieme alle imprese pagano l’IRAP che è destinata al finanziamento del sistema sanitario”.