Domenica i vigili del fuoco del comando di Lucca sono stati impegnati nello spegnimento di diversi incendi di vegetazione che hanno coinvolto gran parte della provincia. Particolare attenzione ha destato quello che ha interessato la pineta a ridosso di Viareggio, in questo periodo dell'anno affollata di turisti. La densa colonna di fumo era visibile anche dagli stabilimenti balneari della Darsena. Circa 5 gli ettari della pineta andati in fiamme. Impegnate sul posto diverse squadre supportate da due elicotteri.
Anche nell'area a est della provincia, in località Castelvecchio di Compito, gran lavoro per il personale dei vigili del fuoco, vista la vicinanza tra la zona di vegetazione coinvolta ed alcune abitazioni. Nel tardo pomeriggio la situazione e' stata riportata sotto controllo. Ferragosto 2011 all’insegna di un notevole aumento del numero degli incendi boschivi e delle superfici percorse dal fuoco. Infatti solo nell’ultima settimana, sono stati oltre 600 gli incendi che hanno interessato in particolare Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Tra queste la Campania e la Calabria, da sole, hanno fatto registrare oltre il 50% degli eventi. Una tendenza che trova conferma nei dati, ancora provvisori, forniti dal Corpo forestale dello Stato: al 10 agosto 2011 il numero dei roghi aumenta di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2010. In aumento anche la superficie totale percorsa dalle fiamme che cresce del 41%, rispetto al 2010, anno in cui il fenomeno degli incendi era stato tuttavia contenuto. Infatti, se si confrontano i dati dell’ultimo triennio, il 2011 registra complessivamente un aumento degli incendi più contenuto (+30%) associato ad una generale diminuzione della superficie percorsa dal fuoco (-40%). Si registra, anche, rispetto al passato, una diminuzione (-15%) della superficie media percorsa dal fuoco per incendio.
Questa tendenza, oltre che ricollegarsi a fattori ambientali e climatici, è anche un indicatore dell’efficienza della macchina organizzativa messa in campo per contrastare l’emergenza incendi. Durante il periodo invernale-primaverile, a causa delle particolari condizioni climatiche che hanno interessato alcune Regioni settentrionali, si sono verificati numerosi incendi in più rispetto alla media del periodo. Dall’inizio della stagione estiva le situazioni di maggiore criticità si sono riscontrate in Sardegna, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. A difesa dei boschi italiani, anche nel giorno di Ferragosto, il Corpo forestale dello Stato ha predisposto 12 mezzi aerei, distribuiti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Marche e Umbria e 681 pattuglie pronte a intervenire, dirigere e coordinare le azioni di spegnimento degli incendi boschivi.
Più di 1700 unità saranno schierate in tutta Italia per vigilare sul territorio e contrastare gli illeciti a danno dell’ambiente, avvalendosi di 674 mezzi su strada. Anche sul mare veglieranno gli uomini della Forestale con 2 mezzi navali per tutelare i tesori marini più importanti del nostro Paese. INCENDI BOSCHIVI 2011 Dal 1 gennaio al 10 agosto 2011 si sono verificati complessivamente 3.008 incendi boschivi che hanno percorso 16.487 ettari di cui 8.245 boscati e 8.242 non boscati. Rispetto allo stesso periodo del 2010 c’è stato un aumento del 66% degli incendi boschivi.
In aumento anche la superficie totale percorsa dalle fiamme, ben il 41% in più rispetto all’anno precedente. Aumentano anche la superficie boscata andata in fumo rispetto a quella rilevata nello stesso periodo del precedente anno e quella non boscata, rispettivamente del 78% e del 17%. LE REGIONI E GLI INCENDI La mappa dei roghi identifica la Calabria come uno dei posti "più caldi" d'Italia nel periodo 1 gennaio - 10 agosto 2011: 486 incendi. Seguono la Campania (389), la Sardegna (369), la Puglia (299), la Sicilia (272), la Toscana (261), il Lazio (170), la Lombardia (145), il Piemonte (126), la Liguria (123), la Basilicata (88), il Friuli Venezia Giulia (65), il Molise (45), l’Umbria (40), l’Abruzzo (36), il Veneto (29), l’Emilia Romagna (22), le Marche (20), la Valle D'Aosta (12) e il Trentino Alto Adige (11). In Puglia si è avuta la più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco (2.020 ettari).
Seguono la Sardegna (1.829), la Campania (914), il Lazio (443), la Calabria (428), la Basilicata (357), la Lombardia (345), la Sicilia (329), il Veneto (326), il Piemonte (290), la Toscana (245), il Friuli Venezia Giulia (201), la Liguria (166), l’Abruzzo (108), il Molise (56), l’Umbria (54), le Marche (53), l’Emilia Romagna (47), la Valle d’Aosta (33) e il Trentino Alto Adige (1). L'ATTIVITÀ INVESTIGATIVA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO Dal 1 gennaio al 10 agosto 2011 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 168 persone per il reato di incendio boschivo: 165 le persone denunciate a piede libero e 3 le persone arrestate.
In particolare si sono registrati un arresto a L’Aquila, uno a Matera e uno a Benevento. Inoltre, la potenziata attività investigativa ha fatto registrare un aumento di oltre il 100% nel numero degli autori identificati del reato di incendio boschivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul totale delle comunicazioni di notizie di reato emesse finora nel 2011, il 12% è relativo ad eventi dolosi, mentre l’88% si riferisce ad eventi colposi. Tra le novità, nelle aree più colpite dagli incendi, come la Campania, la Basilicata, la Calabria e la Puglia, il Corpo forestale dello Stato ha messo in campo 19 mezzi speciali (Centrali Operative Mobili, Comandi Stazione Mobili, Laboratori Mobili) assegnati agli Uffici territoriali della Forestale, per il presidio e il monitoraggio del territorio durante il periodo di maggiore criticità.
Queste pattuglie specializzate hanno dato un significativo contributo alla lotta contro gli incendi boschivi. Ricordiamo, infine, il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che danno fuoco ai boschi e danneggiano il nostro patrimonio naturale. Basti pensare che fino al 10 agosto sono giunte al 1515 oltre 188mila chiamate, la maggior parte delle quali (oltre il 90%) sono state segnalazioni di incendi boschivi e richieste di soccorso.