Tutelare e innalzare la qualità delle produzioni e del territorio toscano. E’ questo l’obiettivo del protocollo siglato quest’oggi a Firenze, da Cia Toscana e Legambiente Toscana, che va a rinnovare e rilanciare la proficua collaborazione avviata nel 2002. Il rafforzamento del sistema dell’impresa diffusa nel territorio, e in particolare nelle aree rurali, è condizione essenziale – secondo Cia e Legambiente Toscana – per lo sviluppo sostenibile della Toscana.
Con l’impegno dei soggetti economici - dicono le due associazioni - deve esserci anche un impegno della società e delle istituzioni rivolto a garantire nelle aree rurali una efficiente rete di servizi socio-sanitari e civili, di trasporti e infrastrutture. «Un accordo importante che prosegue una collaborazione molto positiva avviata quasi dieci anni fa – commenta Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana -. Le produzioni agroalimentari di qualità, il paesaggio, fatto di piccole comunità, di borghi dalle grandi valenze storiche ed architettoniche, di ambienti agricoli e forestali curati, di parchi ed aree protette, pongono la Toscana in una condizione ottimale per il perseguimento di un modello di sviluppo ad alta sostenibilità ambientale.
Per cui Cia e Legambiente, ognuno per le proprie competenze, potrà dare un apporto fondamentale per il miglioramento, sociale, economico ed ambientale del territorio, del territorio toscano» “Legambiente e Cia Toscana ribadiscono la collaborazione avviata nel 2002 e lo fanno aggiornando il protocollo d’intesa sottoscritto allora” – dichiara Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana – “In questi anni le due associazioni si sono ritrovate assieme a difendere l’ambiente dei territori rurali, ad operare per la valorizzazione dei prodotti tipici toscani, a promuovere le energie rinnovabili, a sostenere le rivendicazioni dei piccoli allevatori, a intervenire per salvare i servizi territoriali e sociali dei piccoli comuni minacciati dagli interventi del governo. In futuro, Legambiente e Cia, intendono agire con ancora maggiore determinazione per arrestare il consumo di suolo, e per denunciare tutte le situazioni di rischio idrogeologico presenti nella nostra regione sollecitando interventi di prevenzione”. Cia Toscana e Legambiente Toscana collaboreranno in iniziative comuni, quanto più efficaci possibili, nell’ambito dello sviluppo economico e sociale delle aree rurali, a partire dai piccoli comuni, che rappresentano un presidio essenziale per il territorio toscano.
Quindi politiche di governo del territorio, contrastando con forza il consumo di suolo agricolo e tutelando attivamente il paesaggio rurale. Sullo sviluppo dei servizi socio-sanitari, civili ed infrastrutturali nelle aree rurali e per la promozione delle promozione delle produzioni agro-alimentari toscane, confermando la contrarietà agli OGM e puntando sulla progressiva riduzione degli input chimici e sull’utilizzo razionale delle risorse idriche nei processi produttivi, sulla valorizzazione della qualità toscana, sulla tracciabilità e sulla filiera corta; oltre alla promozione delle opportunità economiche nel settore forestale, a partire dalle aree montane. Senza tralasciare il ricambio generazionale in agricoltura favorendo l’accesso dei giovani alla terra