Gli Estav toscani non saranno accorpati da tre a uno solo come il Consiglio regionale, accogliendo una mozione promossa dal Vicepresidente della Commissione Sanità Stefano Mugnai (Pdl) e siglata con il Capogruppo Pdl Alberto Magnolfi, aveva votato all’unanimità: lo ha deciso l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia che ha appena diffuso la nota (in)attuativa dell’atto di indirizzo emanato dall’assemblea toscana. Come mai? Perché, scrive Scaramuccia, «un eventuale accorpamento dei tre Estav in un unico ente implicherebbe svuotare di senso, significato e funzioni questo strumento».
E si arrangi dunque il Consiglio regionale tutto intero. Grave.«Per l’ennesima volta – attacca Mugnai – la giunta regionale getta la maschera e dimostra quanto rispetto istituzionale abbia nei confronti del ruolo e delle prerogative del Consiglio regionale. Tutto: maggioranza e opposizione che rappresentano tutti i toscani. Abbiamo più volte sentito affermare, anche di recente, che l’assessore Scaramuccia è un tecnico, non un politico. Invece in questo caso, laddove c’erano da difendere strutture doppie e triple con tutte le loro poltrone, staff, sedi e quant’altro, ha saputo parlare da politica consumata. In tre pagine di ‘no’ al Consiglio l’assessore, pur di non tagliare, snellire e semplificare alcunché, ha saputo arrampicarsi magistralmente sugli specchi.
E’ un brutto spettacolo. E’ una lesione della correttezza nei rapporti istituzionali. E’ un danno per i toscani, che sostengono di fatto le spese per tre carrozzoni giudicati inutili all’unanimità».