Firenze– Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati: c’è una nuova legge quadro. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (a favore si sono espressi Pd, Idv, Fed.Sin/Verdi e Ciucchi del Gruppo Misto, contrari PdL, Lega e Udc) il testo proposto dalla Giunta per adeguarsi al mutato quadro normativo nazionale e alle problematiche emerse nell’applicazione della legge regionale n.25 del 18 maggio 1998. Ad illustrare il testo il presidente della commissione Ambiente e territorio Vincenzo Ceccarelli (Pd) che ha anche ricordato come la commissione, su proposta del consigliere Paolo Marcheschi (PdL), abbia stralciato la parte relativa alla gestione di terre e rocce da scavo. Il provvedimento, oltre a recepire il decreto legislativo in materia di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi (182/2003), assicura l’uniforme applicazione, su tutto il territorio regionale, della normativa nazionale relativa al recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).
Viene inoltre inserita la definizione, rispetto ad alcune tipologie di rifiuti, delle aliquote del tributo speciale per il conferimento in discarica secondo criteri che “consentano – si legge nel testo - di semplificare l’applicazione del tributo”, facilitando anche i controlli e per incentivare pratiche di gestione più cautelative per la tutela ambientale. Dal consigliere Marcheschi la definizione di una “legge cerotto che va a modificare una materia tanto complessa quanto delicata e in continua mutazione”.
Tra i punti toccati anche il “clamoroso ritardo nel programma regionale per la riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili” che la Toscana avrebbe dovuto fare già dal 2004, “l’applicazione del tributo per lo smaltimento in discarica” e “l’attività di recupero di rifiuti non pericolosi”. Sulla revisione del tributo in discarica, il consigliere ha rilevato che se la Giunta avesse scritto che “tale revisione/riduzione avrebbe contribuito a diminuire le tariffe per i cittadini, certamente l’avremmo votato.
Ma visto che così non è, visto che l’unica certezza che abbiamo è la riduzione della tariffa per gli operatori che collocano il rifiuto in discarica, la nostra perplessità è che questa riduzione incentivi il collocamento in discarica”. Dall’assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini la spiegazione che la parte relativa alla revisione del tributo risponde ad una richiesta di chiarimento per definire quale sia la natura del rifiuto conferito. E quindi la rassicurazione che l’ispirazione della legge, muove proprio dal principio di non gravare sulle tasche dei cittadini. (f.cio)