Firenze – Saranno 10mila le ulteriori tonnellate di rifiuti che dalla Campania arriveranno in Toscana, una quantità pari appena allo 0,6% dei rifiuti urbani che ogni anno i cittadini toscani mandano in discarica. Come anticipato dal presidente Enrico Rossi che aveva confermato la disponibilità della Toscana a tornare a dare una mano nella gestione dell’emergenza rifiuti che da tempo colpisce il capoluogo partenopeo, oggi la giunta regionale ha approvato la proroga all’accordo sottoscritto con la Regione Campania a dicembre scorso. I rifiuti campani andranno nelle due discariche di Scapigliato (Rosignano) e Legoli (Peccioli) in parti uguali, ovvero ne accoglieranno 5000 tonnellate ciascuna, trattandosi di rifiuti che non possono essere conferiti ad altri impianti. “Raccogliendo le sollecitazioni arrivate dal Governo e nei giorni scorsi anche dal Ministero dell’Ambiente a causa del rischio emergenza sanitaria a Napoli e dintorni, abbiamo voluto dare una mano ancora una volta alla Campania accogliendo un ulteriore quantitativo di rifiuti – ha detto l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – Adesso ci auguriamo che le autorità campane prendano provvedimenti per risolvere l’emergenza che, se continuasse a protrarsi per anni, non sarebbe più tale e ci costringerebbe ad assumere posizioni contrarie ad altre richieste di disponibilità.
Spetta al governo garantire che siano effettuati dalle autorità locali i piani di gestione e smaltimento rifiuti ed eventualmente intervenire con poteri sostitutivi in presenza di inadempienze o di ritardi”. La proroga dell’accordo, resa possibile dalla regolarità in cui si è svolta la prima fase di conferimenti e dagli esiti dei controlli che non hanno mai riscontrato rilievi, scadrà il 31 dicembre prossimo alle stesse condizioni. In particolare, i rifiuti che arriveranno in Toscana dovranno derivare tutti dagli impianti di tritovagliatura di rifiuti urbani (cioè dovranno essere selezionati e pretrattati) e provenire esclusivamente dai comuni della Campania: in caso contrario l’accordo automaticamente decadrà.
I gestori degli impianti campani conferenti avranno in carico il costo del conferimento che verrà direttamente pattuito con i gestori degli impianti di conferimento toscani e a carico loro naturalmente sarà anche il costo del trasporto. Il pagamento, che sarà pattuito tra i gestori, sarà effettuato entro trenta giorni dalla data di fatturazione e il mancato rispetto di questa condizione comporterà l’interruzione dei conferimenti in discarica. Quanto ai controlli sui rifiuti da smaltire, saranno affidati alle Province competenti che si avvarrà di Arpat per le attività di verifica e di monitoraggio, e si svolgeranno mediante campionamenti eseguiti prima del conferimento in discarica.