“Nel confronto che č in atto sui costi, e sugli sprechi, della politica c’č chi finisce per fare d’ogni erba un fascio magari mettendo sullo stesso piano le indennitŕ, sicuramente molto alte, e i bonus di cui godono i parlamentari e i consiglieri regionali (soprattutto di alcune Regioni) e le indennitŕ degli amministratori dei comuni. Ma, cifre alla mano, appare chiaro che i costi della politica, gli sprechi e i privilegi della casta non hanno cittadinanza nei piccoli comuni”.
Ad affermarlo č la Consulta regionale dei piccoli comuni dell’Anci Toscana. Dati alla mano (il riferimento č alla legge n. 122 del 30 luglio 2010), sostiene la Consulta, il sindaco di un comune sotto i 1000 abitanti ha un’indennitŕ lorda di 1.291,14 euro; il vice sindaco di 193,67 euro e un assessore di 129,11 euro. Sempre per quanto riguarda i sindaci, nella fascia da 3001 a 5mila abitanti l’indennitŕ lorda č 2.104,05 euro, quella del vice sindaco 420,81 euro, quella di un assessore 315,61 euro.
Il “famoso” gettone di presenza per i consiglieri comunali (che non spetta a sindaci, vice sindaci e assessori) nei comuni fino a 1000 abitanti č di ben 17,04 euro a seduta e sale a 18,08 per i comuni da 1001 a 10 mila abitanti.Le indennitŕ sono dimezzate per gli amministratori che sono lavoratori dipendenti. Inoltre – sottolinea sempre la Consulta – i sindaci non percepiscono alcun gettone per le partecipazione alle numerose assemblee delle quali fanno parte come membri di diritto (Comunitŕ Montana, Asl provinciale e Asl zonale, Ato rifiuti, Ato acqua etc.) e non li percepiranno nelle Unioni dei Comuni che, secondo la proposta di legge regionale, saranno presiedute da un sindaco e avranno al posto delle giunte le conferenze dei sindaci.“In tempi nei quali sono richiesti i pesanti sacrifici ai cittadini – conclude la Consulta – i rappresentanti nelle istituzioni elettive debbono fare la loro parte, ma che almeno ci si renda conto di dove si annidano gli sprechi e i privilegi e dove invece non hanno mai abitato”.