“Oggi è una bella giornata per la città e la fine di un incubo per alcune famiglie”. Lo ha detto il sindaco Matteo Renzi che stamani, assieme all’assessore alla casa Claudio Fantoni, ha inaugurato 25 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica in viale Benedetto Croce a Sorgane. Alla cerimonia del taglio del nastro ha partecipato anche il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli. “In realtà – ha spiegato il sindaco Renzi – oggi consegniamo 13 alloggi e di questi 11 a famiglie inserite nella graduatoria Erp che sono rimaste senza casa a seguito di un provvedimento di sfratto e gli altri due a giovani coppie.
I rimanenti 12 saranno assegnati via via che si verificheranno situazioni analoghe. Una risposta concreta quindi al problema dell’emergenza abitativa che affligge anche la nostra città”. A tal proposito il sindaco Renzi rilancia l’appello al Governo per risolvere la questione del patrimonio immobiliare militare dismesso, come ad esempio la ex caserma dei Lupi di Toscana: “Se ci consentissero di realizzare alloggi Erp dimezzeremmo la graduatoria. Abbiamo già incontrato il sottosegretario Crosetto che si è detto disponibile a trovare una soluzione.
Spero che entro settembre si possa chiudere l’accordo”. E sul tema degli sfratti è tornato l’assessore Fantoni, anche nella sua veste di coordinatore nazionale della Consulta casa dell’Anci: “Dall’inizio del nostro mandato amministrativo abbiamo assegnato, fra alloggi di risulta ristrutturati e nuove edificazioni, circa 550 alloggi. Interventi importanti che ci permettono, come oggi, il ‘passaggio da casa a casa’ ed evitare quindi situazioni drammatiche. Ricordo però numeri allarmanti che riguardano gli sfratti per morosità che nei primi sette mesi di quest’anno sono già 179, lo stesso numero dell’intero 2010.
Più volte come Anci abbiamo interpellato il Governo, scritto ad alcuni ministri e a breve mi incontrerò col Prefetto per analizzare la situazione a Firenze”. Dei 25 alloggi (importo complessivo dell’intervento 1.776.369 euro) per un totale di 1.450 metri quadrati di superficie, uno è un monolocale da 30 metri quadrati, 12 sono bilocali da 45 a 50 metri quadrati e 12 i trilocali da 60 a 72 metri quadrati. Inoltre sono stati realizzati al piano terra 2 spazi pubblici (uno destinato all’Urp del Quartiere 3 e uno ad un ambulatorio), 20 posti auto coperti e 5 scoperti. Tre appartamenti destinati alle persone disabili. Si tratta degli alloggi di proprietà dell'Anpas in via Pio Fedi (nello stabile che ospita la sede nazionale e regionale dell'Associazione delle pubbliche assistenze) che, grazie al progetto “La mia casa da grande”, ospiteranno sette ragazzi con disabilità intellettiva e sensoriale.
Questa mattina la consegna ufficiale delle chiavi alla presenza dell'assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi, del presidente regionale dell'Anpas Romano Manetti e del vicepresidente nazionale Luciano De Matteis e del presidente dell'Associazione Sipario Marco Martelli Calvelli. Sarà proprio questa associazione, nata da genitori di figli disabili, a gestire la casa solidale sulla base di una convenzione siglata con l'Amministrazione comunale. “Questo progetto sperimentale è il frutto di una collaborazione virtuosa tra Comune e realtà del volontariato – ha dichiarato l'assessore Saccardi – in linea con la generale politica dell'Amministrazione per la gestione dei servizi sociali.
Servizi sociali che mirano al superamento della semplice assistenza per proporre ai soggetti percorsi di autonomia e reinserimento nella comunità. Questo vale anche per l'ambito della disabilità dove, con questa sperimentazione gestita dall'Associazione Sipario, si punta a promuovere una maggiore autonomia di giovani con disabilità”. Da tempo, infatti, il Comune ha avviato un processo graduale di costruzione di un sistema che affronti in modo innovativo sia le problematiche connesse all'assistenza ai cittadini disabili cui è venuto definitivamente a mancare il supporto della famiglia (il Dopo di Noi) sia quelle connesse a una loro accoglienza al di fuori del proprio ambiente familiare anche in tempi precedente ha perdita definitiva dei genitori (Durante noi).
Il progetto 'La mia casa da grande' rientra a pieno titolo in questa politica che vuole promuovere e consolidare modalità di vita autonoma da parte di persone con disabilità. Un obiettivo perseguito attraverso la definizione di percorsi individuali in cui sia previsto, tra l'altro, il soggiorno in appartamento insieme ad altri disabili (con la presenza di operatori) e un percorso di inserimento lavorativo. Il progetto è quindi destinato a giovani con disabilità intellettiva e sensoriale che aderiscono dopo un iter di conoscenza, preparazione e motivazione effettuato insieme alle loro famiglie.
La sperimentazione è articolata su tre moduli operativi improntati alla gradualità: il primo denominato “festivo” prevede la presenza dei ragazzi nel solo finesettimana; il secondo “feriale breve” è invece dedicato a chi è già pronto e consiste nella presenza anche in alcune sere dei giorni feriali accompagnata da una progressiva diminuzione dell'attività educativa. Infine il terzo modulo, denominato “feriale lungo”, è rivolto alle persone in grado di affrontare una convivenza stabile di almeno 6 giorni/5 notti lungo la settimana nei giorni feriali.
Questa fase vede il rafforzamento nel ragazzo di una “propria libera scelta” di vita indipendente e la relativa messa in opera con la conseguente responsabilità con impegno e sforzo nel portarla avanti, anche con il sostegno di operatori e volontari con l'obiettivo di una progressiva riduzione dell'attività educativa (che però non potrà mai essere azzerata). In totale i posti letto nei tre appartamenti sono nove di cui sette per ragazzi disabili e due per gli operatori/volontari.
Dal punto di vista concreto, gli alloggi di proprietà dell'Anpas sono nella disponibilità del Comune che poi, sulla base di una apposita convenzione, ha affidato la gestione del servizio all'associazione Sipario. A carico dell'Amministrazione le spese per le utenze e quelle per il condominio In foto l'inaugurazione (Nove da Firenze)