Firenze – La Regione Toscana rinnova l’impegno per il sistema degli allevatori: al via, entro un paio di mesi, il progetto di riorganizzazione e ristrutturazione. Pronto il piano di 'snellimento' economico e finanziario, per altro già attivato preventivamente nel 2010, e con buoni risultati, per 'salvare' il sistema degli allevatori dalle difficoltà causate dai tagli del Governo: in gioco c’è tutta la zootecnia toscana e una fetta importante dell’agricoltura. Un piano che le organizzazioni di categoria sono pronte ad appoggiare. Secondo il piano condiviso dalle associazioni agricole – CIA, Coldiretti e Confagricoltura – quest’anno servono 850 mila euro per salvare la zootecnia toscana; risorse a questo punto fondamentali per “arrivare, in breve tempo, all’autofinanziamento”, attraverso anche una riduzione dei costi dell’Associazione Allevatori ed un aumento dei servizi offerti. Soddisfazione dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori, al termine della riunione che si è svolta oggi presso l’assessorato all’agricoltura, e apprezzamento per la proposta presentata dall’Associazione allevatori, che impegna la Regione Toscana a mettere a disposizione le risorse necessarie alla prosecuzione dello svolgimento delle attività.
La proposta è volta a garantire la tracciabilità delle produzioni zootecniche, in difesa della sicurezza alimentare, nonché per il miglioramento genetico sinonimo di garanzia delle produzioni zootecniche toscane. “Il rinnovato impegno”, prosegue l’Assessore, “consentirà un potenziamento dell’attività zootecnica nella Regione, che ha ancora grandi possibilità di crescita vista l’elevata richiesta di produzioni di qualità ed il basso livello di produzione tracciabile toscano rispetto alle esigenze di consumo interno”. Il confronto proseguirà a settembre per definire il progetto, già illustrato dall’Associazione degli allevatori, per il rilancio della zootecnia nei prossimi anni.