Tavarnelle Val di Pesa. Uno spettacolo teatrale che vale come un riconoscimento, che vuole in qualche modo ‘risarcire’ le vittime della strage di Pratale e i loro familiari per il prezzo troppo alto pagato alla guerra. E’ con queste premesse che lo ha allestito il suo autore e interprete Massimo Salvianti che con “Il sangue e l’erba. La strage di Pratale – 27 luglio 1944 – Una cronaca” debutterà dal 21 al 23 e dal 28 al 30 luglio alle ore 19,30 nel luogo dell’eccidio. A Pratale (Sambuca Val di Pesa) il regista toscano riesumerà dal passato una storia sconosciuta o quasi per ripercorrere la cronaca dei tragici fatti del 23 luglio 1944 e raccontare le vite dei dodici contadini trucidati da una rappresaglia nazifascista i cui responsabili purtroppo non hanno ancora un volto.
Promosso dall’Unione dei Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa “Il sangue e l’erba. La strage di Pratale – 27 luglio 1944 – Una cronaca” è la drammatizzazione di una delle pagine più tristi della storia locale che porta la firma di uno degli attori e drammaturghi più versatili del panorama artistico contemporaneo, nonché storico interprete della compagnia Arca Azzurra diretta da Ugo Chiti. Non una sola rappresentazione ma un ciclo di serate che le amministrazioni comunali dedicheranno alla memoria della strage che si consumò proprio nei giorni della Liberazione di Tavarnelle.
L’episodio, per quanto grave, è uno di quelli meno ri-conosciuti dalla storia sul quale il Comune di Tavarnelle sta cercando di fare luce attraverso un percorso iniziato negli anni ’90 fatto di pubblicazioni, ricerche storico-letterarie, raccolte di testimonianze e più recentemente l’avvio di un procedimento penale da parte della Procura militare di Roma richiesto dal sindaco Sestilio Dirindelli. “Per i suoi obiettivi e i suoi contenuti lo spettacolo – dichiara il sindaco – si propone di offrire alla comunità un’importante occasione di riflessione storico-culturale, uno strumento che veicolerà con il teatro il significato e il valore della memoria”. Questi i fatti che si conoscono: il massacro si consumò la sera di domenica 23 luglio 1944 intorno alle ore 20.
Con le truppe alleate molto vicine, un gruppo di militari tedeschi si avvicinò alla casa colonica del podere Pratale. I soldati fecero uscire dalla casa tutti gli abitanti e assieme li diressero verso un bosco vicino. Qui separarono le donne e i bambini dagli uomini e ingiunsero alle prime di allontanarsi. Appena il gruppetto delle donne e bambini si allontanò ci fu una scarica di mitragliatore. Presagendo il peggio, le donne tornarono indietro e trovarono i corpi degli uomini a terra, uccisi.
“Non è giusto che nessuno o quasi conosca questa storia – dichiara Massimo Salvianti – lo spettacolo non si limiterà ad offrire una testimonianza relativa ad una strage dimenticata, a ciò che 67 anni fa successe a Pratale provocando la morte di dodici uomini e la sofferenza di chi rimase. Non è solo una cronaca ma la narrazione delle storie, delle vite di queste persone: credo possa essere utile sapere chi erano, cosa facevano, qual era il loro passato. Il mio spettacolo si propone di scavare nella memoria di Pratale perché tutti, giovani e anziani, sappiano e continuino a ricordare in nome della vita e di chi la sacrificò per la nostra libertà.
Un ringraziamento ai familiari delle vittime ed in particolare a Mirella Lotti che mi ha supportato nella ricerca e nella raccolta delle testimonianze”. In scena con Massimo Salvianti Emiliano Benassai che eseguirà quattro canzoni ispirate al tema e ai tempi della guerra tra cui una canzone di Massimo Salvianti, una poesia di Brecht e un testo di Ettilio Bertolucci, padre di Bernardo. L’arredo scenografico è curato dall’architetto Lorenzo Bojola. Lo spettacolo è un progetto di Teatro Instabile e Urgente in collaborazione con Laboratorio Amaltea. Posti limitati: max 50 persone.
E’ consigliata la prenotazione. Info e prenotazioni: Comune di Tavarnelle 055 8050824. Costo: 10 euro.