Firenze - «Le denunce ai tre anarchici che hanno imbrattato il sottopasso della stazione di Rifredi? Bene, benissimo e congratulazioni alle forze dell’ordine che li hanno individuati. Peccato che, intanto, manipoli di anarchici continuino a fare il loro comodo indisturbati nelle facoltà fiorentine, tra vandalismi e occupazioni». Lo afferma il Consigliere regionale del Pdl Tommaso Villa (Commissione V – Cultura e Istruzione) che, se da un lato plaude all’operazione che ha portato oggi la digos fiorentina a formalizzare tre denunce a carico di altrettanti esponenti dei movimenti anarchici fiorentini, dall’altro rilancia però puntando l’attenzione sulla parte mezza vuota del bicchiere: le sacche di illegalità tollerate all’interno dell’ateneo fiorentino.
«Oggi – spiega Villa – non ci sono che le forze dell’ordine a preoccuparsi con attività infaticabile di riportare la legalità in ambienti della città come la galassia anarchica. Peccato che non si possa dire altrettanto del rettore dell’ateneo fiorentino e dei presidi delle varie università in cui questi stessi individui si rendono protagonisti di occupazioni o atti vandalici senza che nessuno li fermi». Su queste vicende il mese scorso Studenti per la Libertà aveva presentato un esposto alla Procura di Firenze nel quale denunciava quattro casi di occupazioni di spazi universitari: «A quell’atto – ricorda oggi Villa – attendiamo ancora di avere risposte.
Intanto però – prosegue – qualche risposta la vorremmo dai vertici dell’università fiorentina. Che pensano? Di far proseguire le occupazioni attuali fino alla continuità con quelle, prevedibili, che ripartiranno a ottobre il pretestuosa chiave anti-Gelmini?» Questo Villa non è disposto a tollerarlo e dunque alza il tiro: «Certe figure istituzionali del mondo accademico – sostiene – stanno dando uno spettacolo indegno, e ciò nonostante le misure cautelari che gravano su alcuni ‘presunti studenti’ individuati proprio nel mondo anarchico».