Firenze, 13 Giugno 2011- Alle prime ore della mattinata la Digos di Firenze ha proceduto all’esecuzione di 16 misure cautelari disposte dal G.i.p. presso il tribunale di Firenze dott. Rocchi su richiesta del p.m. dott. Tommaso Coletta. l’attività investigativa della Digos, costantemente coordinata dalla direzione centrale della polizia di prevenzione, ha permesso di individuare i soggetti responsabili, in concorso tra loro e a diverso titolo, dei reati di: attentato contro i diritti politici dei cittadini, danneggiamento seguito da incendio, danneggiamento aggravato, resistenza, oltraggio e lesioni a p.u., manifestazione non autorizzata, ingiurie, minacce, lesioni aggravate, invasione di edifici e imbrattamento, fatti commessi a firenze nel decorso mese di maggio.
tra questi episodi si ricorda, in particolare, la manifestazione non preavvisata tenutasi in questo centro il 4 maggio a seguito dell’esecuzione delle misure cautelari disposte nei confronti degli anarchici aderenti al gruppo “400 colpi”, in cui vennero aggrediti 4 rappresentanti del partito della lega nord che transitavano nei pressi della manifestazione, ingiuriandoli, minacciandoli e provocando loro lesioni personali. nelle fasi successive dell’iniziativa di contestazione, all’interno della stazione di santa maria novella, furono oltraggiati e minacciati gli operatori di polizia ivi presenti e alcuni di questi riportarono anche lesioni personali a seguito del lancio di oggetti contundenti.
inoltre, in occasione della manifestazione preavvisata di contestazione alle suddette misure cautelari, denominata “assemblea cittadina contro la repressione” tenutasi in questo centro il 21 maggio decorso, un gruppo di soggetti si è staccato dal corteo principale e ha infranto le vetrate della sede del partito politico pdl mediante il lancio di pesanti pietre, gettando poi all’interno dei locali alcuni fumogeni allo scopo di provocare un incendio domato grazie al tempestivo intervento dei vv.ff.: il tutto al fine di ostacolare la frequentazione della sede da parte dei militanti, impedendo loro l’esercizio dei diritti politici previsti dalla costituzione.
Per le operazioni costantemente coordinate dalla direzione centrale della polizia di prevenzione la Digos di Firenze si è avvalsa del contributo dell’omologo ufficio di Milano. Le misure cautelari, che riguardano soggetti la cui età oscilla tra i 19 e i 48 anni e che gravitano tutti nella locale compagine antagonista del “Cpa – Firenze sud” e anarcoide-studentesca di “villa Panico” e “Spazio liberato 400 colpi”, prevedono:
nr. 1 arresto in carcere, nr. 6 arresti domiciliari, nr."Non vogliamo stare qui a disquisire sulla entità dei fatti per i quali sono state emesse le custodie cautelari, o se siano o meno troppo pesanti, ma ci interessa rilevare il quadro repressivo che da troppo tempo impunemente si dispiega su tutte le componenti sociali e politiche nella nostra città. Il clima è cambiato e non ci vuole molto a capirlo, ma nemmeno può essere una facile semplificazione o una sua inconscia accettazione. Firenze città della repressione, degli spazi chiusi, delle piazze blindate, degli sgomberi dei richiedenti asilo, delle operazioni mediatiche ben funzionali alle strategie repressive verso le legittime richieste degli studenti.9 obblighi di presentazione alla p.g.
La città dove anche l'Ataf partecipa attivamente alla repressione con le denunce verso i manifestanti per interruzione di pubblico servizio. Un clima in cui sarebbe un errore non sentirsi direttamente coinvolti per chiunque pensi che sia necessario non sottacere davanti alle ingiustizie, non fermarsi davanti ai divieti o alle nuove disposizioni restrittive quando le ragioni di chi lotta sono quelle della “giustizia”, quella vera. La giustizia che non nasce dai tribunali, dalle divisioni investigative, ma quella che da sempre anima le istanze di chi lotta in una fabbrica come in una scuola, nelle carceri e in quartiere" commentano i provvedimenti da Centro Popolare Autogestito Firenze Sud, Cantiere Sociale K100, Collettivo Politico Scienze Politiche e Collettivo di Lettere e Filosofia. «Le misure cautelari disposte stamani dal gip contro i responsabili dell’assalto, nel maggio scorso, alla sede fiorentina del Pdl sono il primo passo fuori da quel clima di democrazia limitata che si respira a Firenze e in Toscana.
Per questo, e a maggior ragione, un grazie speciale va alle forze dell’ordine, alla digos fiorentina in particolare e ai magistrati che hanno reso possibile identificare e punire i colpevoli». Lo afferma il Consigliere regionale del Pdl Stefano Mugnai, che così commenta la notizia delle 16 misure cautelari, di cui 14 eseguite, disposte stamani dal giudice delle indagini preliminari di Firenze ai danni dei responsabili dei disordini avvenuti nello scorso mese di maggio tra i quali, il giorno 21, l’assalto alla sede del Pdl in viale Lavagnini a Firenze.
«Da troppo tempo in Toscana la politica si muove in un contesto di democrazia attenuata. Anni di delegittimazione dell’avversario ‘berlusconiano’ – conclude Mugnai – hanno creato un terreno culturale in cui gli episodi di intolleranza verso gli avversari politici, a torto vissuti come nemici, si innestano perfettamente. Certo, anche nel centrosinistra c’è chi ben conosce il limite oltre cui non si può andare. Quel limite, il 21 maggio scorso, era stato superato». Stop ai centri sociali e alle occupazioni delle aule universitarie.
Non possiamo più permettere che spazi pubblici siano rubati a chi ne avrebbe diritto, in specie dopo i provvedimenti restrittivi di oggi che hanno dimostrato come cpa e aule occupate siano fucine di violenza e intolleranza politica. Le parole stanno a zero: il Rettore provveda a liberare gli spazi universitari indebitamente fatti propri dai collettivi, e il sindaco Renzi realizzi immediatamente il cinquantasettesimo dei fantomatici ‘Cento punti’: se lo faranno riceveranno il plauso convinto anche del PdL”.
Così Tommaso Villa, consigliere regionale del Popolo della Libertà, a commento dell’operazione di Polizia che ha portato all’individuazione dei responsabili dei disordini verificatisi a Firenze nel maggio scorso e durante i quali venne assaltata la sede del PdL Toscana. “Alla luce di quanto emerso oggi i rappresentanti delle Istituzioni, Ateneo e Comune di Firenze in primis, hanno il dovere di agire per isolare gli estremisti. Chiediamo quindi al Rettore Tesi: a quando un documento del Senato accademico che condanni senza se e senza ma le occupazioni e chieda lo sgombero dei locali?”, incalza Villa, prima di rivolgere un appello alla Procura della Repubblica di Firenze.
“Mi auguro si faccia presto chiarezza circa l’esposto presentato da Studenti per la Libertà con il quale si denunciavano quattro casi di occupazioni di spazi universitari. E’ il momento di dire basta: basta alle manifestazioni che portano come inevitabili conseguenze danni alla città e ai cittadini. La prossima volta si provi a suggerire le Cascine come location per la manifestazione: lì potranno far baccano senza recare danno a Firenze e ai fiorentini”, prosegue Villa. “Un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine, al questore Francesco Zonno e al capo della Digos Stefano Buselli per l’ottimo lavoro svolto.
Chi crede veramente nella libertà e apprezza la serenità nel dibattito politico non può che esser loro grato”. “E’ con grande soddisfazione che apprendiamo la notizia dell’arresto dei delinquenti anarchici che il 21 maggio scorso hanno distrutto la vetrina della nostra sede fiorentina del Popolo della Libertà ”. Sono queste le parole di Andrea Bado’, Coordinatore Cittadino Giovane Italia Firenze e di Lucia Floridia responsabile Studenti per le Libertà Firenze. “Siamo soddisfatti dell’ottimo lavoro svolto dalla Digos di Firenze.” Proseguono Bado’ e Floridia – “ E’ davvero preoccupante il clima politico di intolleranza che stiamo percependo in questo momento.
Atti vandalici come quello del 21 maggio necessitano di essere puniti severamente affinché questi non riaccadano. Ancora più allarmante” – concludono Bado’ e Floridia “ se si pensa che in prima fila in quella guerriglia urbana, c’erano nostri coetanei compagni di università, rappresentanti di certi gruppi politici di sinistra”. “Adesso ci auspichiamo che dopo questo atto di giustizia ce ne sia un altro, la liberazione delle 4 aule studentesche dell’Università di Firenze da mesi occupate dal collettivo universitario”.