Firenze – “Non abbiamo nulla da temere. I nostri conti sono in regola”. Questo il commento del presidente Enrico Rossi alla notizia che l’agenzia di ricerche e analisi finanziarie Moody’s metterà sotto osservazione il rating di 23 fra regioni, città e province italiane per un possibile downgrade. Tra queste, nell’elenco dell’agenzia, compaiono anche la Toscana, le province di Arezzo e Firenze, le città di Firenze e Siena. La decisione di Moody’s fa seguito alla messa sotto osservazione del rating sovrano dell’Italia. “Alla fine delle precedenti verifiche da parte dello stesso Moody’s o di altre agenzie – prosegue il presidente Rossi – ci è stato detto più volte, con aria quasi dispiaciuta: “non è possibile alzare il rating della Regione Toscana a causa di quello italiano”.
Di conseguenza, mettendo sotto controllo quello dello Stato italiano, è del tutto normale verificare anche quello di regioni, province e città con la classificazione più elevata. Per quanto ci riguarda – conclude il presidente Rossi – non abbiamo nulla da temere, i nostri conti sono in regola”. L’attuale rating della Toscana è Aa2, con prospettive stabili. Ad essere interessate dalla verifica da parte dell’agenzia sono complessivamente le province autonome di Trento e Bolzano, la Basilicata, l’Emilia Romagna, la Liguria, la Lombardia, le Marche, la Sicilia, la Toscana, l’Umbria e il Veneto; le province di Arezzo, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Torino; le città di Bologna, Firenze, Milano, Siena, Venezia, la Cassa del Trentino e Finlombarda.