"E’ innegabile che l’esito del Referendum provocherà grossi scossoni e gran mal di pancia proprio alla sinistra Toscana e che presumibilmente ci saranno anche dei blocchi al settore dei gestori dei Servizi pubblici", avvertono i consiglieri provinciali del Pdl che continuano: "D’altronde, questo, la Sinistra non lo aveva previsto?”. Ironizzano così dal Pdl in Consiglio provinciale il capogruppo Samuele Baldini ed i consiglieri Filippo Ciampolini e Piergiuseppe Massai, che oggi hanno preso parte alla seconda Commissione provinciale che discuteva sulle modifiche al programma locale dello sviluppo rurale, a fronte di una situazione che proprio in Toscana assume "contorni distorti e non definiti proprio a seguito degli esiti referendari".
“Confermiamo la nostra preoccupazione per il futuro incerto per i gestori del servizi pubblici come quello idrico – commentano i consiglieri - e proprio per sciogliere tanti nodi che sollevano dubbi e perplessità anche sulla gestione dei rifiuti in provincia di Firenze abbiamo proposto in Commissione la calendarizzazione di una serie audizioni con i vertici di Publiacqua e degli altri servizi pubblici". "Siamo convinti – insiste Filippo Ciampolini che ha proposto la serie di incontri – che la Commissione Sviluppo e Programmazione economica, pur non avendo una competenza specifica in materia di rifiuti, può invece giocare un efficiente ruolo di coordinamento tra le varie commissioni che sono invece più settoriali rispetto al tema.
Ci auguriamo che presto si possa arrivare ad una presa di coscienza della reale natura della gestione dei servizi pubblici in provincia di Firenze”. "Stiamo ancora esultando per il raggiungimento del quorum - scrive Alessandro Cresci di Italia dei Valori in una nota - dei referendum di domenica scorsa, che alla mente ci tornano tutte le fatiche messe nella raccolte delle firme a livello nazionale ma sopratutto quelle che ci hanno fatto sudare personalmente sul territorio di Pontassieve, Pelago e Rufina.
Il gruppo IDV Valdisieve ha passato giornate con i suoi tavolini, bandiere e moduli da far firmare anche sotto la pioggia per far capire ai cittadini la necessità di portare i referendum abrogativi al voto della cittadinanza italiana". "Abbiamo sofferto il peso dell'indifferenza delle persone che sostenevano che i referendum fossero strumenti antiquati che servivano esclusivamente a fare propaganda politica ed a spendere soldi dello stato, ma il peso maggiore è stata l'indifferenza dei politici locali compresi quelli della coalizione di cui oggi ancora facciamo parte.
Poi arriviamo al momento del sospirato referendum dove, come per magia abbiamo, riscontrato l'entusiasmo ed i consensi dei cittadini che hanno confermato le nostre tesi recandosi a votare supportando le NOSTRE idee". "L'ultima pagina che stiamo vivendo in questi giorni post referendum, che rattrista i gruppi di lavoro dell' Italia dei Valori, è vedere gli stessi politicanti locali, che nemmeno hanno firmato, sbandierare vittoria e gli ottimi risultati referendari ottenuti nelle nostre zone, autocongratulandosi dell'impegno che fondamanetalmente non hanno assolutamente svolto". "Il nostro gruppo non vuole polemizzare il mancato sostegno del nostro partito di coalizione nella realizzazione delle firme, dei referendum, ma dato che il nostro gruppo Italia dei Valori non e' stato mai ricordato negli ultimi articoli locali vuole evidenziare ai cittadini la vera realtà dei fatti" "In conclusione è molto facile salire sul carro dei vincitori quando si vede che la meta sta per essere raggiunta.
Altresì gioiamo del fatto che grazie al contributo e la perseveranza dei volontari dell’Italia dei Valori tutti i cittadini abbiano potuto esprimere il proprio parere nell’unico e vero esempio di democrazia diretta, il referendum"