FIRENZE– “Dopo il colloquio avuto con la Procura di Firenze possiamo confermare che dalle indagini effettuate sui lavori della Variante di valico, non emergono problemi immediati riguardo alla qualità dell'acqua dell'invaso di Bilancino, né da un punto di vista della balneazione, né della potabilità -dichiara il Sindaco di Barberino di Mugello, Carlo Zanieri, in ordine alle indagini effettuate sui lavori della Variante di Valico e le possibili conseguenze sull’Invaso di Bilancino- Esistono invece interrogativi rilevanti sulla gestione dei rifiuti di lavorazione e sul trasporto dei materiali solidi, nei quali sarebbero presenti idrocarburi, che nel tempo si sono depositati su alcuni corsi d'acqua e da questi trasportati sino al lago di Bilancino accumulandosi sui fondali dello stesso.
Lasciando da parte gli aspetti penali sui quali, siamo certi, gli organi competenti, ai quali abbiamo offerto tutta la nostra collaborazione, svolgeranno il proprio lavoro nel migliore dei modi, chiederemo ai soggetti competenti di attivare tutte le possibili iniziative ai fini di un rapido accertamento degli effetti ambientali che questi comportamenti possono aver prodotto, e qualora emergessero danni e responsabilità avvieremo con fermezza ogni possibile azione per ottenere il ripristino delle condizioni naturali.
Ma non possiamo limitarci a questo. L'indagine riporta in primo piano la necessità assoluta di controlli puntuali e costanti sull'avanzamento di lavori con impatti ambientali così rilevanti, come nel caso della TAV, della Variante di Valico e della Terza Corsia Autostradale, i cui lavori sono iniziati da pochi mesi. Per quanto riguarda questa ultima non possiamo che ribadire quanto abbiamo sostenuto e stiamo sostenendo anche in questi giorni: si devono trovare le risorse necessarie affinché i Comuni interessati dai lavori possano dotarsi degli strumenti e del personale di controllo necessari a tutelare il proprio territorio e la salute dei propri cittadini.
Ma anche qui è necessario andare oltre e riaccendere l'attenzione sui dubbi emersi più volte e da parte di soggetti diversi, sulla gestione dei materiali di risulta delle escavazioni, che, nel caso della terza corsia, è previsto siano depositati in grande quantità nella vallata di Bellosguardo, allo scopo di costituire il sottofondo per la realizzazione della mega area di servizio. In questo senso è indispensabile riproporre almeno due domande per le quali ci attendiamo risposte precise e approfondite : quali saranno le sostanze presenti in questi materiali di risulta? Quali le quantità che potranno riversarsi nei corsi d'acqua e da questi nel lago di Bilancino, anche in presenza di una gestione ottimale dei processi di lavorazione e trattamento? La realizzazione dell'area di servizio di Bellosguardo ci ha da sempre generato grande preoccupazione, ma alla luce di questi ultimi eventi ci procura una vera e propria inquietudine”. “Entro un mese, con l’accordo di tutti gli enti interessati, potremo firmare un accordo con la società Autostrade.
L’intesa prevederà che entro sei mesi dalla presentazione dei progetti vengano rilasciate le autorizzazioni per procedere con i lavori della terza corsia Firenze sud-Incisa-Valdarno e Firenze nord-Pistoia-Montecatini”. E’ uno dei passaggi dell’intervento del presidente Enrico Rossi al Forum che si è svolto oggi nella sede del quotidiano La Nazione sul tema della grandi opere infrastrutturali e che il giornale pubblicherà domani integralmente. All’incontro hanno partecipato numerosi rappresentanti delle istituzioni, enti locali, parti sociali e il sottosegretario al ministero delle infrastrutture Bartolomeo Giachino.
Il presidente Rossi ha aggiunto che l’accordo, che è stato il tema di un suo recente contatto con l’amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci – darà il via a un’opera di grande impatto, che comporta un milia rdo e mezzo di investimenti in 5 anni. Il presidente Rossi, che ha affrontato tutti i temi delle grandi opere sul tappeto, ha sottolineato la necessità di trovare soluzioni per l’ammodernamento e l’adeguamento infrastrutturale “se non vogliamo rischiare di avere tra breve – ha concluso – una Toscana scandalosamente ferma”.