Firenze – Una riunione congiunta delle commissioni Sviluppo economico e Cultura e formazione, presiedute rispettivamente da Caterina Bini e Nicola Danti, entrambi Pd, ha dato il via oggi all’esame, in Consiglio regionale, della proposta di modifica della legge 21/2008 sulla promozione dell’imprenditoria giovanile. A metà giugno inizieranno le consultazioni dei soggetti economici e sociali interessati. La presidente Bini, che ha coordinato i lavori della congiunta, ha auspicato un iter veloce. Ad illustrare il testo alle due commissioni è stato l’assessore alle Attività produttive, Gianfranco Simoncini, che ha spiegato come l’idea di modificare la normativa sull’imprenditoria giovanile sia nata sulla base della considerazione che la legge 21, che prevede l’erogazione di agevolazioni per le nuove imprese che hanno un alto potenziale di sviluppo tecnologico e innovativo, ha incontrato difficoltà nell’applicazione in quanto entrata a regime nel momento di maggiore crisi economica e finanziaria del Paese.
Per venire incontro alle esigenze del mercato produttivo e del lavoro, ha precisato, la Giunta regionale ritiene opportuno mettere mano alla normativa affinché essa possa realmente favorire il sostegno alla nuova imprenditorialità. Secondo quanto spiegato dall’assessore, che ha annunciato un emendamento per equiparare i giovani liberi professionisti agli imprenditori, tutte le imprese formate da giovani potranno attingere ai sostegni finora riservati solo ai settori tecnologici e innovativi.
Inoltre, ha aggiunto Simoncini, anche i soggetti più deboli del mercato del lavoro, come gli interessati da ammortizzatori sociali e le donne, potranno accedere a queste agevolazioni. La Giunta toscana, secondo quanto annunciato da Simoncini, destinerà alla promozione dell’imprenditoria giovanile circa 5 milioni di euro l’anno fino al 2013. Poi la legge verrà rifinanziata. Fra le novità, ha detto l’assessore, ci sarà anche l’innalzamento da 35 a 40 anni del limite per accedere alle agevolazioni, sia in considerazione del fatto che per i giovani si è alzata l’età dell’ingresso nel mondo del lavoro, sia per essere in linea con la normativa europea e con la disciplina toscana per i giovani imprenditori agricoli. Intervenendo nel dibattito Marina Staccioli, Lega Nord, ha sostenuto che, al di là dei buoni intendimenti, le risorse a disposizione non cambiano rispetto a quanto previsto dalla normativa che la Giunta intende adesso modificare.
E ha criticato l’impianto della proposta anche in relazione all’innalzamento da 35 a 40 anni del limite di età per accedere alle agevolazioni dal momento che, secondo la Staccioli, a 40 anni non si è più giovani. Tommaso Villa, Pdl, ha invece evidenziato che, indipendentemente dalle enunciazioni di principio, la proposta di legge non prevede fondi specifici a favore dei giovani cassintegrati che vogliono dar vita a nuove imprese. Nicola Nascosti, Pdl, ha sottolineato che l’iter di discussione sulla legge è appena iniziato e ha auspicato che, procedendo nell’esame della proposta, il testo di legge voglia alla fine contemplare anche un capitolo per agevolazioni specifiche a favore dei portatori di handicap e delle categorie protette. Giuseppe Del Carlo, Udc, ha concluso ponendo un interrogativo.
Le difficoltà incontrate dalla Regione nell’applicazione della legge in vigore è solo da attribuirsi alla crisi economica o vi è anche un deficit strutturale e tecnico della normativa che non a caso, secondo Del Carlo, adesso si vuol modificare? In ogni caso, ha concluso il consigliere, 5 milioni all’anno per un progetto del genere sono pochi