“Le città del petrolio. Pianificazione urbanistica in Libia e città nuove” è il titolo del libro di Antonluca Di Paola che sarà presentato martedì 7 giugno, alle 17, nella sala della Miniatura di Palazzo Vecchio. L'iniziativa, organizzata dall'Ordine degli architetti di Firenze in collaborazione con la commissione Urbanistica del Comune, sarà l'occasione per analizzare la realtà libica da un punto di vista particolare e “nuovo”, quello delle trasformazioni territoriali impresse dallo sfruttamento delle risorse petrolifere.
All'incontro, coordinato dall'architetto Antonio Bugatti, parteciperanno l'autore del volume, i professori Renato Nicolini dell'Università di Reggio Calabria, Paolo Ventura dell'Università di Parma e Alberto Ziparo della Facoltà di Architettura di Firenze. Edito da Alinea, lo studio dell'architetto Di Paola racconta come lo sfruttamento del petrolio abbia portato ad una pianificazione incentrata sui principi del decentramento metropolitano. Sono state fondate nuove città in aree in gran parte desertiche, destinate però a crescere rapidamente a causa del repentino sviluppo dell'industria estrattiva.
Nelle cosiddette “città del petrolio”, in particolare Ras Lanuf e Marsa el Brega, sono state poi costruite moschee, suk, abitazioni, e nel Paese c'è stato un riequilibrio tra centri urbani e campagna. Altra particolarità, queste nuove città hanno assunto progressivamente l'aspetto e i caratteri di alcune fondate in epoche precedenti. Una strategia urbanistica che è stata portata avanti fino al 2005. -- Paolo Ceccarelli