Il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato con i voti di Pd, Idv e Sel il nuovo Regolamento concernete la verifica di rispondenza degli impianti termici alle norme di legge, con la previsione di un aumento da 10 a 15 euro del contributo per gli impianti sotto i 35 kw, che sono le caldaie singole degli appartamenti, aumento giustificato con il maggior onere sostenuto per il carburante occorrente. “Questo provvedimento – dichiarano i consiglieri provinciali del Pdl Samuele Baldini e Piergiuseppe Massai – si configura come un provvedimento teso a fare cassa e coprire le perdite di bilancio dell'Agenzia Fiorentina per l'Energia (delegata per i controlli agli impianti), mantenendo intatte le inefficienze dei controlli.
Infatti il parco impianti, che consta di 110.000 utenze di cui solo 65.000 autocertificate, dei comuni di competenza della Provincia (tutti i comuni sotto i 40.000 abitanti escluso Campi Bisenzio ed i comuni del Circondario) è caratterizzato dalla presenza per il 90% circa da caldaie sotto i 35 kw. La legge prevede che i controlli siano senza oneri per le pubbliche amministrazioni ma non sancisce che queste debbano farci un guadagno, come prospetta il provvedimento adottato”. Tali dati denoterebbero anche il nuovo regolamento come "premiatorio nei confronti degli evasori – proseguono i Consiglieri Baldini e Massai - cioè di coloro che non autocertificando i propri impianti.
Nei fatti è ipotizzabile che non li facciano controllare biennalmente (con il grave rischio che questo comporta) e sicuramente non paghino l'onere dovuto. A fronte di questo la Provincia ha lasciato intatto l'onere dovuto per i controlli obbligatori a chi non autocertifica, sancendo che chi fa il proprio dovere paga il 50% in più e chi non lo fa non avrà conseguenze". Ad avvalorare questa tesi ci sarebbero per Baldini e Massai i dati dei controlli: sugli impianti non autocertificati sono stati 646 nel 2009 e 848 nel 2010 a fronte di un parco di 45.000 impianti. Per quanto attiene i controlli a campione su impianti autocertificati (che per legge devono essere minimo il 5% del totale degli impianti e devono essere gratuiti per i cittadini oggetto degli stessi) a fronte di una previsione di 5629 verifiche, sia per l'anno 2009 che per il 2010, ne sono state effettuate rispettivamente 4051 e 3642".
"Come sempre – concludono i consiglieri Baldini e Massai – la Provincia tende a far pagare di più chi si comporta secondo legge ed è 'comprensiva' con chi evade e non rispetta la legge e le garanzie di sicurezza per tutti".