Firenze – Nessuna ipotesi di aumento delle tasse, che peraltro in Toscana – almeno quelle regionali – sono al minimo. E al minimo rimarranno. Come l’addizionale Irpef, che i toscani pagano ogni mes e in busta paga o, una volta l’anno, con la dichiarazione dei redditi. O come l’Irap, l’imposta sulle attività produttive: per la maggior parte delle imprese di nuovo al minimo. La notizia di una possibile ricorso alla leva fiscale era stato annunciato oggi da un quotidiano e rilanciato dal capogruppo del Pdl in Regione. “Non c’è alcuna di questa ipotesi nella proposta di documento economico e finanziario per l’esercizio 2012 che porteremo lunedì in giunta – precisa il presidente della Toscana, Enrico Rossi- Nessuno pensa di aumentare le tasse.
Peraltro per molte, a partire dall’addizionale Irpef, non sarebbe neppure possibile: le aliquote sono infatti bloccate e solo le Regioni con pesanti deficit nella spesa sanitaria possono ed anzi sono costrette ad aumentarle. Ma non è certo questo il caso della Toscana”. L’equivoco nasce tutto da una tabella allegata, come tutti gli anni, al Dpef. Il titolo è chiaro: “Margini teorici di manovra fiscale”. E tali infatti sono. Ma qualcuno l’ha interpretata in modo diverso. La tabella racconta semplicemente a quanto ammonterebbe il gettito presunto qualora fossero applicate le aliquote massime, ammesso e non concesso che l’attuale blocco venga rimosso.
“L’opposizione parla di una stangata da 662 milioni? E’ l’opposto – conclude Rossi -: sono 662 milioni che i toscani ogni anno risparmiano, perchè la Regione ha scelto di contenere le aliquote al minimo. La Toscana è tra le regioni in Italia con le tasse regionali più basse. E tale rimarrà”. “La Uil Toscana dice no ad ulteriori aumenti delle tasse”. Così il segretario regionale della Uil Toscana, Vito Marchiani, interviene sul Documento di programmazione economica e finanziaria 2012 che prevede una crescita della pressione fiscale.
“Per ora è solo un’ipotesi, ma dal momento che nel testo è scritto nero su bianco noi come Uil vogliamo chiarire che non saremo disponibili – spiega Marchiani -. Nel Dpef 2012 è previsto un aumento delle entrate di 662,14 milioni di euro di cui 246,68 di addizionale regionale Irpef. Come Uil siamo assolutamente contrari a questo aumento così come ad altre tasse e tariffe. Lavoratori e pensionati non sono più in grado di fare ulteriori sacrifici. Così come l’aumento delle tasse sul sistema delle imprese è improponibile perché ritarda ulteriormente e pregiudica l’uscita dalla crisi e la ripresa economica della Toscana”.
Secondo Marchiani si dovrebbero anche rivedere i meccanismi di concertazione tra Regione Toscana e parti sociali. “La concertazione sugli atti di programmazione della Regione, sia per gli aspetti metodologici sia per i contenuti, è un fattore importante per la coesione sociale in Toscana e per qualificare la politica di sviluppo economico e sociale di cui la Regione si fa portatrice – osserva il segretario della Uil Toscana -. Tuttavia, laconcertazione sulla programmazione, in assenza di occasioni di verifica, di monitoraggio e di consuntivazione del risultato, rischia di ridursi a semplice esercizio teorico senza poter influire per conseguire i risultati previsti.
Sarebbe pertanto opportuno organizzare momenti di approfondimento nelle fasi applicative”.