Passare da tre a un Estav, così da risparmiare risorse economiche valorizzando e massimizzando i risultati per quanto riguarda le professionalità: lo dovrà prevedere la Regione nel prossimo Piano sociosanitario integrato (Pssir). A impegnare la giunta su questo è stato oggi il Consiglio regionale che, all’unanimità, ha votato la mozione presentata dal Vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl) e siglata insieme al suo capogruppo Alberto Magnolfi.
Il passaggio, che segna una svolta nell’approccio della maggioranza alla questione dello snellimento burocratico della sanità, è frutto di un lavoro di condivisione e affinamento condotto da Mugnai stamani in aula insieme ai suoi colleghi del Pd Marco Remaschi (Presidente della Commissione Sanità) e Rosanna Pugnalini. «In un momento di difficoltà per il sistema sanitario toscano – ha spiegato Mugnai in aula – abbiamo sempre pensato che dalla politica dovesse arrivare un segnale di responsabilità all’insegna della rinuncia a porzioni di apparato e burocrazia.
Insomma finalmente si inizia ad accettare come obiettivo il tagliare delle poltrone! Questo perché non siano sempre e solo i cittadini a pagare sulla propria pelle i disagi di un sistema del quale si continuano a tagliare i servizi. Lo dimostrano i casi riportati anche oggi dalle cronache, con Pisa e Carrara dove i pronto soccorso registrano code interminabili, con tanto di tafferugli tra pazienti e intervento delle forze dell’ordine a Carrara, oppure con Volterra, dove la Regione pare abbia deciso di anticipare la chiusura del punto nascita mentre, parallelamente, depotenzia l’ospedale di Cecina, ma la lista sarebbe interminabile». «Le esigenze dei pazienti – ha proseguito Mugnai – necessitano di risposte e di sapere che ciascuno, anche la politica, fa la propria parte rinunciando a qualcosa.
Oggi iniziamo dagli Estav, con una mozione che punta a ottimizzarne l’efficacia sia per l’aggressione del mercato sanitario e farmaceutico, sul quale una domanda su scala regionale potrebbe fare la massa critica sufficiente a spuntare migliori condizioni per l’approvvigionamento di beni e servizi. Inoltre, un solo ente permetterà un miglior svolgimento delle funzioni assegnate grazie alla concentrazione in un’unica struttura di professionalità e risorse umane maggiormente qualificate, in grado quindi di assolvere nel miglior modo possibile ai compiti assegnati». Non solo, però, perché un simile scenario aprirebbe nuove prospettive anche extraregionali: «Elevando l’eccellenza del servizio – ha fatto notare Mugnai – si potrebbe aprire la possibilità per altre Regioni di ricorrere al soggetto toscano per i loro approvvigionamenti e per le loro gare, e ciò si tradurrebbe in risorse fresche per la Toscana».