Presidio stamani contro il taglio deciso dal Governo ai lavoratori dei servizi dell'Inps. "E' a rischio blocco l'attività dell’Ente previdenziale - avvertono i consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - In Italia 1800 lavoratori interinali Inps, percepiscono il sussidio di disoccupazione per 8 mesi. In Toscana sono 90 lavoratori, di cui 30 a Firenze". Calò e Verdi hanno presentato una domanda d'attualità. "Stamani appuntamento con presidio dei lavoratori ex- interinali dell’Inps in viale Belfiore a Firenze, la manovra economica del Governo prevede il taglio del 50% del lavoro temporaneo presso la Pubblica Amministrazione dal Gennaio 2011, quindi i lavoratori in somministrazione dell'inps sono senza lavoro dopo due anni di attività, tutti a casa dal 15 di aprile scorso.
In Toscana sono ben 90, dei quali 30 solo nella provincia di Firenze. I tagli, oltre ad incrementare la disoccupazione, i cui tragici effetti sono evidenti dai primi mesi dell’anno in corso, quando sono stati licenziati 1800 lavoratori in tutte le sedi dell’ente previdenziale dell’intero paese. I 1800 lavoratori interinali Inps, percepiscono il sussidio di disoccupazione per i prossimi 8 mesi ma la loro assenza dal lavoro mette seriamente a rischio l’espletamento delle pratiche di erogazione, entro i tempi di legge, degli ammortizzatori sociali, la liquidazione, le pensioni e le altre prestazioni sociali che in questa fase per contrasto agli effetti della crisi andrebbero, contrariamente alla politica del Governo, aumentate.
Per mettere a conoscenza i cittadini e la stampa dell'intera vicenda le organizzazioni sindacali dei lavoratori precari, ovvero Nidil, Cgil, Felsa Cisl, hanno deciso di scendere in piazza e attuare i presidi davanti alle sedi Inps. "Noi a casa e l'ente é bloccato" dichiarano i lavoratori. Gli scriventi Consiglieri Provinciali nell’esprimere la propria contrarietà e preoccupazione per i tagli effettuati dal Governo e gli effetti che questi producono sul versante dell’occupazione e sull’aumento dei possibili livelli di inefficienza del’ Ente previdenziale, chiedono al Presidente della Provincia e all’assessore competente di riferire sulla vicenda dell’interruzione del rapporto di lavoro dei 1800 lavoratori precari, di cui 90 in Toscana e 30 nella Provincia di Firenze, che riteniamo siano indispensabili per il funzionamento degli uffici Inps, che riguardano non solo il futuro della struttura, ma l’intera erogazione dei servizi previdenziali e delle prestazioni sociali.
Se l’amministrazione Provinciale intende adottare di concerto alla Regione Toscana una pressione sul Governo per contrastare i licenziamenti, garantendo così l’occupazione, i diritti e i salari dei lavoratori, nonché l’erogazione degli ammortizzatori sociali nei termini di legge".