E’ stato firmato ieri sera a Palazzo Medici Riccardi l’aggiornamento 2010 del “Patto per lo sviluppo, la competitività e la buona occupazione”. Rispetto all’analogo documento che fu sottoscritto nel 2005 dalla Provincia di Firenze, dai Comuni, dalle Comunità Montane, dalle associazioni di impresa e dalle organizzazioni sindacali, la nuova intesa tiene conto dell’attuale crisi economica e inserisce come momento di condivisione il valore del territorio e un nuovo concetto di condivisione fra gli attori dello sviluppo e le amministrazioni pubbliche “dove la concretezza delle decisioni, i tempi brevi, il monitoraggio e i percorsi decisionali e la qualità degli interventi ne sono gli elementi portanti”.
Accordi sono stati raggiunti nel settore della formazione, per il rilancio del lavoro e dell’occupazione, sulle reti di impresa, sull’accesso al credito e sul sistema delle infrastrutture, compresa l’alta velocità e la riorganizzazione della rete ferroviaria e metropolitana. Il “Patto” dedica particolare attenzione al sistema stradale e autostradale con l’adeguamento della terza corsia tra Baberino e Incisa e la bretella Prato-Signa. “Individuerei il valore aggiunto proprio nella capacità di dialogo tra le rappresentanze sociali e la rappresentanza istituzionale tutta – ha sottolineato il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci – in una vera comunità di intenti tra le categorie economiche, i portatori di interessi, il sindacato e le istituzioni, quasi in controtendenza rispetto ai tempi”. Per il Comune di Firenze ha firmato l’assessore al Bilancio Angelo Falchetti; il sindaco di Castelfiorentino ha firmato per tutto il circondario Empolese-Valdelsa, che per la prima volta sottoscrive il Patto per lo Sviluppo, in linea con la condivisione del programma di mandato dell’amministrazione Barducci.
Alla firma di ieri sera era presente anche il presidente di Confindustria Firenze Giovanni Gentile. "Un primo importante passo verso una nuova politica di governo del territorio - ha commentato Angelo Falchetti - Per uscire dalla crisi e giocare un ruolo da protagonisti nella competizione globale, dobbiamo avere una visione metropolitana e superare il limite storico dei campanili. Un percorso impegnativo e articolato che parte con la firma di questo patto". Il documento siglato ieri a Palazzo Medici è di fatto uno strumento di “governance” del territorio, che fissa le azioni da intraprendere per dare concretezza alle strategie e agli obiettivi di medio e lungo periodo.
Ad esempio tutti i firmatari del patto si siano impegnati a condividere un progetto organico per la creazione di una Provincia Unica di Firenze Prato e Pistoia. “Un primo passo su cui è opportuno operare fin da subito per creare una effettiva “politica metropolitana” – è scritto nel documento - è quello di migliorare gli strumenti e le procedure per integrare la programmazione del territorio; solo così è possibile accelerare la realizzazione degli interventi, facilitare l’utilizzo delle risorse e l’accesso alle risorse economiche”.
Anche per questo motivo nell’ambito del “Patto” è stato deciso di dar vita ad un’Agenzia per l’Area Metropolitana, quale laboratorio di discussione, analisi ed elaborazione delle politiche di area vasta (a partire dagli interventi di semplificazione amministrativa) necessario per definire un’unica provincia della Toscana Centrale, frutto dell’unione delle province di Firenze, Prato e Pistoia: in totale: 1.506.098 abitanti, 73 comuni e una superficie di 4.844 chilometri quadrati. La volontà espressa nel documento di intesa è quella di creare uno strumento operativo “per accompagnare i processi decisionali di definizione delle politiche metropolitane; individuare, condividere, selezionare e implementare gli interventi strategici, sostenere percorsi integrati di programmazione territoriale tra i diversi livelli istituzionali; e mantenere e portare avanti un confronto continuo tra le parti economiche e sociali”. Oltre agli enti locali, hanno sottoscritto il Patto 2010 i sindacati Cgil, Cisl e Uil; Confindustria Firenze, Api, Confartigianato, Asso Tosca, Cna, Confcommercio, Coldiretti, Confesercenti, Confcoperative, Agci Toscana, Cia Firenze, Cispel, Upa e Lega Toscana delle Cooperative.