“Il Comune ha detto cose molto chiare che non necessitano di ulteriori passaggi amministrativi. E’ grave che si proponga la non applicazione di una norma regolamentare votata dal Consiglio comunale della città, su proposta della giunta, attraverso l’espediente di un referendum”. Il vicesindaco Dario Nardella interviene sull’iniziativa di alcuni sindacati all’interno della Socota, una delle cooperative dei tassisti fiorentini, che hanno indetto un referendum sull’uso del servizio radio da parte degli ex ‘taxi gialli’. “L’obiettivo dell’amministrazione è aumentare la disponibilità di vetture alla clientela attraverso un potenziamento dell’uso della radio taxi estendendolo anche alle 60 ex licenze S – precisa il vicesindaco -.
Le categorie e le cooperative sono chiamate alla responsabilità di attuare quanto il Consiglio comunale ha deciso, nell’interesse prima di tutto dell’utenza. La disapplicazione di una norma regolamentare votata dal Consiglio rappresenta una affronto diretto alla massima istituzione democratica rappresentativa della città e alle sue deliberazioni”. Tutto questo in un settore sul quale “se proprio si dovesse fare un referendum – sottolinea Nardella - questo andrebbe proposto piuttosto ai fiorentini, in merito alla qualità del servizio taxi.
Già in queste settimane, peraltro, sono in via di realizzazione alcuni quesiti da sottoporre ai cittadini per monitorare il servizio e l’adeguatezza dell’offerta taxi: è questo che sta a cuore al Comune. Tutto ciò dovrebbe stare a cuore anche alla stessa categoria. A questo siano i fiorentini e non i tassisti a valutare”. (ag)