Per la prima volta in Toscana, è stato firmato stamani in Palazzo Vecchio un accordo di ‘area vasta’ sugli orari del commercio fra Comuni, categorie economiche, sindacati e associazioni dei consumatori: una griglia di regole condivise per tutti i negozi di piccola, media e grande distribuzione di Firenze, Prato, Pistoia, Agliana, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Carmignano, Fiesole, Lastra a Signa, Montale, Montemurlo, Poggio a Caiano, Quarrata, Scandicci, Serravalle Pistoiese, Sesto Fiorentino, Signa, Vaiano e Vernio.
L’accordo fissa gli orari di apertura, le chiusure domenicali e tutte le deroghe, che per quanto riguarda i festivi potranno arrivare fino a 22 giornate più quella del santo Patrono (contro le 19 del passato) e dovranno poi essere concertate in ogni singolo Comune, per essere adattate alle esigenze dei diversi territori. A siglare l’intesa anche Confesercenti, Confcommercio, Federdistribuzione, Cgil, Cisl e Uil, Confcoopertive, Assocooperative, Legacoop, Federconsumatori, Codacons e Adiconsum.
“Dopo un lungo percorso, un confronto anche accesso e l’impegno da parte di tutti – afferma il vicesindaco Dario Nardella - oggi abbiamo raggiunto un bel risultato, con un accordo condiviso che uniforma i comportamenti di 20 comuni e che porterà benefici ai cittadini, ai lavoratori e alle imprese. Siamo i primi ad aver sperimentato e concretizzato quanto prevede la nuova legislazione regionale e sono certo che nostra esperienza potrà essere utilizzata anche altrove.
Abbiamo anche dimostrato che la concertazione, se usata correttamente, in modo pragmatico e solo laddove realmente utile, sa dare dei risultati positivi; ed ora ogni comune, per dare più spessore agli impegni ed aggiungere elementi qualificanti, continuerà a lavorare con categorie e sindacati a livello locale”. L’assessore al commercio di Pistoia Barbara Lucchesi ha sottolineato come il risultato raggiunto sia “la dimostrazione che un governo di area vasta è possibile.
Possiamo e dobbiamo cominciare a pensarci come un unico territorio, senza soluzione di continuità, non solo geograficamente: questo può essere l’inizio di un percorso che potrà interessare anche altri settori”. Da parte sua, l’assessore alle attività produttive di Prato Roberto Caverni ha dichiarato che “il bel risultato raggiunto va nell’interesse della comunità, dei singoli commercianti e dei lavoratori, adeguandosi a quelli che sono i cambiamenti nel settore del commercio”. In particolare, l’accordo prevede che tutti gli esercizi possono restare aperti al pubblico dalle 7 alle 22 fino ad un massimo di 13 ore giornaliere.
Sono consentite deroghe per particolari eventi (fino alle 24 e con apertura anticipata di 2 ore) ed ogni Comune può individuare una mezza giornata di chiusura infrasettimanale. I negozi possono derogare all'obbligo di chiusura domenicale e festiva per tutto il mese di dicembre e in ulteriori otto domeniche o festività nel corso degli altri mesi dell'anno; mentre le 22 giornate di deroga concesse hanno una calendarizzazione che cambia da comune a comune. A Prato, Pistoia, Lastra a Signa, Calenzano, Poggio a Caiano e Montemurlo i negozi possono restare aperti la seconda domenica del mese; a Quarrata, Montale e Signa la terza; a Fiesole la quarta; a Firenze e Scandicci l’ultima.
Questi orari possono cambiare ed essere più estesi nei centri storici e nella località montane e collinari (come definito dalla disciplina urbanistica locale e regionale o con apposita delibera comunale). A Firenze, i negozi del centro storico possono restare aperti ogni domenica dell’anno. Ogni comune, sempre dopo la concertazione, può concedere ulteriori aperture festive e protrazioni all’orario di chiusura anche per eventi culturali o di animazione richiesti dai Centri commerciali naturali, a sostegno del commercio di vicinato, purchè siano programmati per tempo e limitati in aree ben definite.
L’intesa disciplina anche gli orari dei negozi con distributori automatici, che possono restare aperti fino a 13 ore giornaliere (senza obbligo di chiusura domenicale) dalle 6 alle 1 del giorno successivo (in inverno) e dalle 6 alle 2 del giorno successivo (in estate). Per loro resta fermo il divieto di vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. (ag)