Mele, pere, albicocche, pesche, arance, clementine, mandarini, ma anche fragole, kaki, kiwi: sono tante le tipologie di frutta a cui si aggiungono tante spremute di arancia fresche e poi ancora, carote, finocchi e pomodorini, che quest’anno sono state distribuite ai ragazzi delle scuole elementari toscane nell’ambito del programma “Frutta nelle scuole”. Un programma, finanziato dalla Comunità Europea e gestito dal Ministero delle politiche agricole con la collaborazione della Regione Toscana e del Ministero dell’Istruzione, di cui si sta completando in queste settimane la seconda edizione e già si profila la nuova annualità 2011-2012. I dati dell’iniziativa e i risultati prodotti sono stati presentati oggi durante una conferenza stampa tenuta nell’ambito di Terra Futura, alla quale ha preso parte l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori. Due gli obiettivi del programma: a) promuovere il consumo di frutta e verdura fra i bambini e con esso abitudini alimentari sane ed equilibrate.
Si contribuisce così a combattere obesità e malattie b) far conoscere i prodotti del territorio, le loro caratteristiche, la stagionalità. Incentivare l’acquisto consapevole da parte delle famiglie e la filiera corta. “I ragazzi che hanno partecipato al programma – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori – hanno avuto la possibilità di visitare numerose fattorie situate nel territorio di tutta la Toscana e hanno potuto vedere direttamente sui campi o negli orti come si coltivano e come si producono la frutta e la verdura. Oltre all’aspetto relativo all’educazione alimentare – ha continuato l’assessore all’agricoltura – è importante che i ragazzi conoscano l’origine dei prodotti e imparino ad apprezzarne il legame con il territorio.
Peraltro in Toscana ci sono numerose varietà di frutta e di ortaggi, molti dei quali sono censiti nell’elenco dei prodotti tradizionali, e che si distinguono per essere particolarmente pregiate e gustose: pesche, ciliegie, mele, fichi e tanti altri prodotti che è importante conoscere per riscorprirle e per contribuire a rilanciarne il consumo. Un modo anche questo – ha concluso Salvadori – che ci permette, attraverso i ragazzi, di sensibilizzare le famiglie alla valorizzazione dei prodotti locali, la filiera corta e la creazione di reddito per i coltivatori toscani.” Tra i requisiti del programma “Frutta nelle scuole” c’è, tra l’altro, la preferenza per il biologico, la produzione da agricoltura integrata e quella a denominazione di origine. I numeri, provincia per provincia, nelle scuole della ToscanaNell’annualità 2010-2011 sono stati oltre 67 mila i bambini delle scuole primarie (erano stati 58.962 lo scorso anno), che hanno ricevuto gratuitamente la frutta a merenda.
Sono state in media 30 le distribuzioni di frutta e ortaggi, 461 i plessi scolastici interessati e circa 6000 gli insegnanti coinvolti. Gli insegnanti sono stati coinvolti nella didattica (forniti depliant e altro materiale didattico) e hanno guidato i ragazzi negli orti scolastici e nella visita alle fattorie didattiche. Cinque chili di frutta e ortaggi per ogni bambinoOgni bambino ha ricevuto oltre 5 chili e mezzo di frutta (frutti interi, spremute e frutta porzionata) e mezzo chilo di ortaggi.
In Toscana sono stati distribuiti complessivamente 400 mila chili di f rutta e ortaggi (quasi 377 mila chili di frutta e 34 mila chili di ortaggi). All’interno del Gruppo Apofruit, l’azienda (capofila di un raggruppamento di imprese) che ha curato la distribuzione, la società Vivo Bio di Firenze (FI) ha svolto un ruolo di riferimento per l’organizzazione logistica e la pianificazione delle attività e dei programmi di consegna alle scuole il coordinamento di tutte le varie attività previste dal programma sul territorio toscano. I vettori refrigerati utilizzati per servire tutte le scuole toscane partecipanti al Programma sono stati 12 (con 13 unità lavorative a tempo pieno) La Toscana è stata suddivisa in 50 aree per una più efficiente distribuzione.
La distribuzione dei prodotti è avvenuta attraverso operatori incaricati da Apofruit Italia (64 scuole) o attraverso gli operatori scolastici (397 scuole). Il programma Frutta nelle Scuole ha avuto riflessi po sitivi anche sull’occupazione, con 61 unità lavorative per la distribuzione e 80 per la realizzazione delle spremute per un totale di oltre 1.300 giornate lavorative, con l’impiego di operatori toscani. 69 visite nelle fattorie toscane e 420 orti scolasticiPer far sì che i bambini imparassero, divertendosi, l’utilità di mangiare frutta e verdura e sperimentassero come e dove si coltivano gli alberi da frutto e gli ortaggi, sono state realizzate: 34 giornate a tema: spettacoli teatrali per bambini curati dall’attore Daniele De Leo 69 visite in fattoria: momenti didattici in cui i bambini hanno fatto esperienza in azienda e hanno potuto conoscere e interagire con il mondo agricolo; 420 orti e laboratori didattici: i bambini sono stati i protagonisti della realizzazione concreta e della cura di un orto scolastico.
Per aiutarli Alimos ha preparato e inviato alle scuole il kit Ortolando, un piccolo e completo laboratorio di agronomia. Fattorie didattiche: 17 le aziende agricole di tutta la Toscana Ed ecco le 17 aziende, distribuite su tutto il territorio toscano, che sono state “Fattorie didattiche” per i bambini: Azienda Agricola Ortobono – Anghiari; Agriturismo “La Chiusa”- Pratovecchio; Azienda Agricola Forconi – Empoli; La Ripa Agriturismo – Borgo San Lorenzo; Agriturismo Tenuta Cantagallo – Capraia E Limite; Agriturismo Fattoria Didattica Capra Matilda – Roccalbegna; Azienda Agricola “Pane e Vino”-Rosignano Marittimo; Azienda Agricola “Orti di Mare”-Lacona Capoliveri; Azienda Agricola “Le Lame”-Castelnuovo Garfagnana; Il Bardellino - Fivizzano; Soc.
Coop. Agr. Terre di Coltano – Coltano; “La Colombaia” Azienda Agricola – Fauglia; Oasi Agrituristica Baugiano- Buriano di Quarra ta; Soc. Agr. F.lli Pellegrini S. S.Larciano; Antonio Baccari; Azienda Agricola Casale- Certaldo; Centro Educazione del Gusto Associazione Promozione Sociale- Prato. Sono state inoltre coinvolte le associazioni di categoria del territorio che hanno segnalato gli esperti del settore da mandare in classe per raccontare le varie fasi di cura di un orto. I risultati del programma “Frutta nelle scuole” sono stati illustrati durante una conferenza stampa che si è svolta nell’ambito di Terra Futura.
Vi hanno partecipato: l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, Francesca Balestri per l’ufficio scolastico regionale, Mario Tamanti, direttore di Apofruit Italia (capofila delle imprese di frutta), Massimo Brusaporci, direttore di Alimos, la cooperativa che ha coordinato la logistica e le iniziative di accompagnamento. Il programma “Frutta nelle scuole” proseguirà l&rsqu o;anno prossimo. L’obiettivo è di coinvolgere complessivamente quasi 1 milione di bambini. Maggiori approfondimenti nel portale www.fruttanellescuole.gov.it