Firenze - Il Pdl della Provincia di Firenze va all'attacco sul bilancio di Palazzo Medici Riccardi. “E’ abbastanza singolare che, nel mentre il centro sinistra si straccia le vesti sul Patto di stabilità cinico e baro, sul contenimento della spesa pubblica (contenimento che ha ricevuto l'apprezzamento dell'Ocse e del Fondo Monetario Internazionale solo pochi giorni fa) che limiterebbe l'autonomia degli enti e sulle risorse", chiede 40 milioni di € allo Stato che gli sarebbero dovuti (soldi che il governo centro sinistra ha bloccato e non inserito a bilancio negli anni 1997-1998), mentre nei confronti della Regione Toscana, che è debitrice certa di ben 25 milioni di euro, "mantiene il silenzio più assordante", per la serie "non disturbare il manovratore”.
La maggioranza di Centrosinistra della Provincia (assieme ai “combattenti di Rifondazione Comunista", in maggioranza in Regione) "ha infatti bocciato un ordine del giorno di accompagnamento presentato dal Gruppo Pdl con il fine di attivare un’azione nei confronti della Regione Toscana per il recupero della somma". I consiglieri provinciali del Pdl si dichiarano "sconcertati da questo atteggiamento di doppiopesismo portato avanti dal Centrosinistra che chiede al Pdl senso di responsabilità nel richiedere allo stato le somme presumibilmente dovute, salvo poi fare un’operazione ideologica e propagandistica che non vada a toccare le evidenti mancanze della Regione Toscana.
Ci chiediamo se i soldi che avanziamo dalla Regione non siano uguali a quelli che avanziamo dallo Stato di fronte ai cittadini della Provincia di Firenze". Il Pdl reputa che questo atteggiamento "da campagna elettorale per tutta la vita che il Centrosinistra ha, sia controproducente rispetto alle esigenze dei cittadini", essendo "solo una foglia di fico per coprire gli sprechi e le mancate realizzazioni che sono sotto gli occhi di tutti". Perché quando si stanziano altri 240.000 Euro "per quell’inutile carrozzone che risponde al nome di Florence Multimedia, quando si stanziano 200.000 Euro per delle presunte attività culturali estive (con l’assessore Fracci sempre presente sul palco e mai presente in Consiglio o in Provincia) di cui non v’è traccia in nessun programma, quando la spesa corrente della Provincia aumenta solo dopo quattro mesi di 5 milioni e 500 mila euro, quando è più importante la cassa di espansione di Pizziconi Restone di quella dei Renai solo perché nel comune della prima ci sono le elezioni (Figline Valdarno), vuol dire che si trattano i soldi dei cittadini come mera merce di scambio a livello propagandistico ed elettorale senza avere un quadro complessivo di quelle che sono le esigenze reali del territorio".
Si userebbero le risorse, nei fatti, "con il solo fine del consenso elettorale, nella solita logica che ha aumentato a dismisura il debito pubblico italiano". Non ci sarà più credito da parte del Pdl "agli appelli al senso di responsabilità del centro sinistra che utilizza la nostra serietà e le giuste rivendicazioni solo per la propria propaganda. Ci sarà bensì un inasprimento del nostro controllo su quelle che sono le attività della Provincia e di denuncia delle storture, degli sprechi, delle inefficienze così da dare ai cittadini il vero senso della capacità della sinistra di governare nell’interesse generale".