Proseguono a Firenze gli scavi all'interno dell’ex convento di Sant’Orsola per la ricerca di eventuali resti di Lisa Gherardini Del Giocondo, la donna morta nel 1542 a cui Leonardo si sarebbe ispirato per la Monna Lisa. Dopo l’apertura del primo avello, avvenuta venerdě scorso, domani (martedě 17 maggio), alle ore 11, i membri del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, gli archeologi della sovrintendenza di Firenze, insieme ai tecnici della Provincia di Firenze, procederanno alle aperture della seconda e della terza tomba.
Si tratta di altre due tombe individuate ad una profonditŕ maggiore, collocate entrambe sulla verticale del primo avello. I tre avelli sovrapposti fanno parte della cosiddetta ‘prima cripta’ che č stata individuata sotto terra, a ridosso del muro a cui era addossato l’altare della antica chiesa conventuale. “Sulla base della documentazione storica che possiamo consultare - spiega Silvano Vinceti, Presidente del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali e responsabile della ricerca – č improbabile che si possano trovare dei resti umani anche nella seconda e terza tomba, perché si tratta di un luogo definito ‘di sepoltura primaria’.
Sappiamo che successivamente i resti mortali venivano trasferiti dalle monache in un luogo piů grande, definito dai tecnici di ‘sepoltura secondaria’ che potrebbe essere individuato nell’altra cripta, scoperta al centro della vecchia chiesa. Ecco perché č probabile che anche la seconda e la terza tomba della prima cripta siano vuote: ma finché non le avremo aperte non possiamo né smentire, né confermare questa ipotesi”. Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni, Storici Culturali e Ambientali nonché responsabile della ricerca, ha dichiarato inoltre: “La traslazione potrebbe essere stata motivata da problemi di tenuta fisica della cripta.
I resti mortali potrebbero quindi essere stati spostati nell’altra cripta piů grande, sempre presente nella chiesa di Sant’Orsola. Solo gli scavi ci daranno il responso finale”.