Firenze - “L’apertura dell’area a verde del complesso del Meccanotessile dalla parte di via Lombroso rappresentava la richiesta minima che il comitato 'Il Meccanotessile ai cittadini' aveva avanzato nel corso degli ultimi mesi; la richiesta, ribadita anche nel corso dell’audizione in commissione Urbanistica, era stata almeno in parte inserita nella mozione approvata dal Consiglio comunale il 7 marzo scorso” affermano i Consiglieri Tommaso Grassi e Ornella De Zordo che erano presenti alla seduta del consiglio di Quartiere 5 che si è svolto all’SMS di Rifredi l’11 maggio.
“Abbiamo però scoperto che la mozione approvata è stata smentita dagli atti della Giunta; infatti nel progetto della tramvia approvato lo scorso 28 marzo si allega una piantina dell’area del Meccanotessile che destina oltre 4500 mq ad area di cantiere per stoccaggio materiali e altri quasi 4000 mq a parcheggi per un totale di 128 posti auto. I cittadini sono stati dunque presi in giro con false promesse da chi governa la Città e nella delibera della Giunta non vi è traccia della proposta, che sembrava condivisa, di recuperare i parcheggi sul lato di Via Taddeo Alderotti”. “Se si considera poi che i tempi della tramvia, soprattutto della linea 3, sono del tutto ignoti, e che l’area di cantiere sarà utilizzata per tutte le cantierizzazioni da Viale Morgagni a Via dello Statuto, significa che quell’area potrà esser resa disponibile ai cittadini e restituita alla fruibilità della collettività non prima di 5 anni: una bella differenza rispetto a quanto scritto nella mozione approvata dove si legge: ‘rendere utilizzabile in tempi brevi, nelle more della pianificazione e della progettazione urbanistica, l'area verde prospiciente via Lombroso, prevedendo le opere necessarie a realizzare l’apertura al pubblico di un giardino’”. “Una scelta, quella di destinare nella sua totalità l’area del Meccanotessile a cantiere per la tramvia, che non condividiamo affatto e una modalità di rapportarsi coi cittadini che certamente non sentiamo vicina al nostro modo di fare politica.
- concludono Grassi e De Zordo – La nostra preoccupazione, visto l’atteggiamento tenuto su questo tema dalla maggioranza e dalla Giunta, cresce quindi anche per quel che riguarda il futuro dell’immobile del Meccanotessile, che ribadiamo, deve a nostro avviso rimanere completamente pubblico e veder collocate al proprio interno funzioni che possano servire ad arricchire la zona di Rifredi che ha visto negli ultimi decenni solo l’aumento del cemento; sul Meccanotessile continua invece ad aggirarsi lo spettro della vendita ai privati e di una speculazione urbanistica, come testimonia anche la mozione che il PD ha chiesto di approvare che parla esplicitamente di ‘soggetto presentatore del piano di recupero’”.